«Se c’è uno sport da sacrificare, i prof scelgono il rugby»

Ai giochi studenteschi amara considerazione del coordinatore del Miur

«Se c’è uno sport da sacrificare, i prof scelgono il rugby»
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Il campionato studentesco di rugby è arrivato alla sua fase clou. Allo stadio «Carlini» di Genova, sono state disputate le finali. Una è stata interamente levantina, quella della categoria Allieve, ovvero le nate nel 2002/2003, fra l’istituto Liceti di Rapallo ed il Liceo Da Vigo/Nicoloso Da Recco.

Ricchini: «Rugby sacrificato»

La manifestazione, agonisticamente valida ma con numeri in campo limitati, è stata organizzata dal Miur del Provveditorato agli Studi, con la collaborazione del comitato regionale della Federazione Italiana Rugby. «Credo che in questo momento il calo che si riscontra nel rugby è un calo non tanto per le scuole medie, dove esiste a livello regionale un certo miglioramento, bensì nelle scuole superiori, nella categoria maschile – argomenta Marco Ricchini, coordinatore regionale per l’educazione fisica del Miur Liguria - probabilmente, i professori avendo meno ore a disposizione dovevano sacrificare qualcosa, e dovendo fare delle scelte il rugby, che è lo sport che avrebbe bisogno di maggior tempo a disposizione per imparare a giocarci, va a scapito di altri sport forse meno tecnici».

Nella categoria dei Cadetti Maschili (classi 2004/2005), combattuta finale, sempre disputata allo stadio Carlini di Genova, conclusa sul pareggio con sette mete a testa, e vinta ai calci di rimbalzo (6-5), dal team dell’Istituto Comprensivo di Bordighera che ha regolato l’Isituto Comprensivo Savona/Manzino.

Nelle categoria Cadetti/Femminili (2004/05), infine, affermazione dell’Istituto Comprensivo Bordighera sull’Istituto Rivarolo Genova.

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