Vitalizi regionali, proposta di legge dei Cinque Stelle per la riduzione

Approdato nella commissione regionale di lunedì 23 ottobre la proposta di legge sulla riduzione dei vitalizi. Alice Salvatore: “I vecchi partiti diano l’esempio, rinuncino a parte di quest’odioso privilegio”

Vitalizi regionali, proposta di legge dei Cinque Stelle per la riduzione
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La proposta di legge sulla riduzione dei vitalizi regionali del Movimento Cinque Stelle, può portare risparmi per 600 mila euro

Vitalizi regionali, la proposta di legge approdata in Commissione lunedì 23 ottobre

È partito lo scorso lunedì 23 ottobre, l’iter della Proposta di Legge del MoVimento 5 Stelle Liguria, a prima firma Alice Salvatore, per il taglio ai vitalizi regionali. Dopo l’illustrazione della proposta di legge, seguirà un lungo ciclo di audizioni con le associazioni e i soggetti interessati. “I principali obiettivi della nostra proposta sono la riduzione dei costi della politica e il contenimento della spesa pubblica. – ha spiegato Alice Salvatore –. La proposta non modifica il Testo unico del 1987 sulle indennità regionali, ma si introducono nuove norme rilevanti in materia. In particolare, viene innalzata l’età con cui gli ex consiglieri regionali possono accedere al vitalizio, equiparandola alla pensione di vecchiaia nel pubblico impiego".

Taglio dei vitalizi regionali, possibili risparmi per 600 mila euro

Secondo i pentastellati con il cambiamento degli importi dovuti, si stima un risparmio del 10%. "Sugli attuali 6 milioni di euro che ogni anno costano i vitalizi ai cittadini liguri, parliamo di almeno 600mila euro all’anno da investire nelle politiche sociali e al contrasto delle emergenze ambientali in Liguria. Sono, inoltre, introdotti il divieto di cumulo di vitalizi e la pubblicazione obbligatoria dei nominativi dei soggetti che godono del vitalizio, anche per quelli indiretti (mogli, parenti etc), all’insegna della trasparenza”.

L'appello ai partiti di Salvatore

“Sin dalla sua nascita il MoVimento 5 Stelle ha sempre rinunciato ai vitalizi. In Parlamento, abbiamo contribuito a eliminare quest’odioso privilegio nelle regioni per i consiglieri neo-eletti. A cominciare dalla Liguria dove finalmente non sono previsti per le future legislature ma sul bilancio gravano ancora i vecchi vitalizi di quelle passate. Ora tocca ai partiti fare quello che negli ultimi trent’anni non hanno mai voluto fare, rinunciare a parte dei propri privilegi anche per dare un esempio civico ai cittadini in questo grave momento di difficoltà e un sostegno economico concreto alla nostra regione.”

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