Trenitalia, M5S chiede un tavolo di discussione

"Necessario porre le basi della ridiscussione del contratto di servizio fra Trenitalia e Regione"

Trenitalia, M5S chiede un tavolo di discussione
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Il Movimento 5 Stelle interviene sui continui ritardi dei treni che continuano a creare disagi a pendolari e turisti. Parla Alice Salvatore.

Le dichiarazioni:

"Dopo il disastro di ferragosto, e dopo le dichiarazioni rilasciate, riteniamo doveroso che l’assessore Berrino divulghi l’ammontare preciso delle penali comminate a Trenitalia. Parimenti, l’assessore comunichi su quali basi intenderebbe rescindere il contratto di servizio, dato che purtroppo non pare una via percorribile in quanto Regione a suo tempo stipulò un contratto ‘capestro’ tutto a favore di Trenitalia e senza vantaggi per utenza e servizio".

Così la capogruppo regionale Alice Salvatore, che poi chiede:

"Come si riuscirà a risolvere anche l’altro annoso problema che attanaglia tutti gli utenti e in particolare i pendolari, che fanno un uso quotidiano dei treni: la sporcizia all’interno dei vagoni?.

Per quanto riguarda l’increscioso episodio del 16 agosto, che non è certo isolato, insieme a molti altri analoghi disservizi – prosegue la consigliera – proponiamo a Regione e Trenitalia di istituire un bonus premio per risarcire gli utenti dei disagi subiti, che possa tradursi in abbonamenti gratuiti, in futuri biglietti gratis, compatibilmente con le normative vigenti. Perché non basta rimborsare di quanto l’utente spende, bisogna anche indennizzare il danno e il disagio.

Chiediamo infine – conclude – che sia convocato al più presto un tavolo di discussione con Trenitalia da parte di Regione, proprio per porre le basi della necessaria ridiscussione del contratto di servizio fra Trenitalia e Regione, da farsi nei termini e nei tempi consentiti".

Commenti
cittadino36

Non solo Trenitalia ma anche RTF/FS dovrebbe rispondere dello stato vetusto delle stazioni del Tigullio. In particolare Chiavari la maggiore, senza ascensori e il marciapiede del primo binario come ai tempi di Cavour.

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