Emergenza ambientale e climatica: il gruppo Noi di Chiavari presenta una mozione

Sarà discussa nel prossimo consiglio comunale a Chiavari

Emergenza ambientale e climatica: il gruppo Noi di Chiavari presenta una mozione
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Emergenza climatica e ambientale, arriva una mozione da parte del gruppo Noi di Chiavari. I consiglieri comunali Roberto Levaggi (capogruppo), Daniela Colombo e Silvia Garibaldi hanno protocollato un documento, per discutere della questione durante il prossimo consiglio comunale.

«Abbiamo raccolto l'invito di Legambiente: il Comune deve prendere una posizione»

«Abbiamo raccolto - affermano Levaggi, Colombo e Garibaldi - l’invito che ci è stato rivolto da Legambiente, e che da tempo era stato inviato anche al sindaco di Chiavari. Abbiamo un’ampia sensibilità sul tema. Si tratta di un problema mondiale, ma ogni comune e ogni amministrazione può assolutamente fare la propria parte».

Il gruppo Noi di Chiavari si dichiara «in piena sintonia rispetto a Legambiente, e anche rispetto a tutti quei giovani che scendono in piazza, attraverso le iniziative di Fridays For Future, per far sentire la loro voce e per dare un segnale di discontinuità dal passato. Per questo, secondo noi, il Comune di Chiavari deve prendere una posizione netta, e lo chiediamo attraverso questa mozione, in maniera assolutamente costruttiva».

Le richieste che Legambiente rivolge ai Comuni, inserite nella mozione

Sono dieci le richieste che Legambiente rivolge ai Comuni:

1. Procedere con la dichiarazione di stato di emergenza climatica riconoscendo al tema dei cambiamenti climatici la massima priorità di azione e di agenda politica.
2. Avviare ogni possibile azione finalizzata alla riduzione delle emissioni climalteranti locali e contenere così l’aumento della temperatura globale.
3. Sviluppare un Piano di Adattamento Climatico e di Mitigazione al fine di raggiungere, rispetto al 1990, una riduzione delle emissioni di CO2 del 65% entro il 2030, zero emissioni nette (includendo gli assorbimenti agro-forestali) per il 2040 ed il loro totale azzeramento entro il 2050.
4. Sviluppare un piano di riqualificazione, in chiave energetica, di tutti gli edifici pubblici con l’obiettivo di autosufficienza energetica.
5. Alimentare tutte le utenze pubbliche elettriche con energia da fonti rinnovabili, prodotta in loco, o acquistata sul mercato elettrico tramite uno dei tanti operatori già presenti sul mercato.
6. Redigere un Piano per la Mobilità sostenibile, elettrica da fonti rinnovabili, in grado di facilitare lo sviluppo di servizi di sharing, la ciclopedonalità e la micromobilità.
7. Facilitare tutte le azioni collettive per lo sviluppo di un sistema energetico basato su autoproduzione, fonti rinnovabili e accumuli, mettendo a disposizione dei cittadini coperture pubbliche per la realizzazione di impianti collettivi.
8. Sollecitare le Amministrazioni limitrofe e dichiarare lo Stato di Emergenza Climatica e sviluppare con loro piani condivisi di contrasto al cambiamento climatico.
9. Sollecitare l’Amministrazione regionale per l’avvio di un tavolo di lavoro tecnico con tutte le Amministrazioni Comunali, al fine di concordare azioni condivise su quei servizi che possono essere integrati tra più amministrazioni.
10. Avviare, su tutto il territorio di competenza, una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema dei cambiamenti climatici e sulle azioni che ciascun individuo può attuare per contribuire alla lotta contro il surriscaldamento globale.

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