Simone Cristicchi rimanda Camogli per andare al Festival di Sanremo

Il suo spettacolo inizialmente previsto al Teatro Sociale per il 10 febbraio, sarà in scena nel teatro ligure sabato 23 marzo

Simone Cristicchi rimanda Camogli per andare al Festival di Sanremo
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Simone Cristicchi rimanda Camogli per andare al Festival di Sanremo. Il suo spettacolo “Esodo. Racconto per voce, parole e immagini”, inizialmente previsto al Teatro Sociale di Camogli per il 10 febbraio, sarà in scena nel teatro ligure sabato 23 marzo (ore 21). Lo spostamento è stato deciso insieme alla Corvino Produzioni per consentire al cantautore e attore romano di partecipare al Festival di Sanremo, dove sarà tra i primi tre big in gara con la nuova canzone “Abbi cura di me”.

Una canzone speciale per il Festival di Sanremo

“Avevo detto che, se mai fossi tornato a partecipare, l'avrei fatto con una canzone speciale” – ha dichiarato Cristicchi sulla sua pagina FB, annunciando la sua presenza all'Ariston il 9 febbraio – “Una canzone che potesse arrivare come una carezza al cuore di tutti, come una piccola 'preghiera' capace di darti i brividi. [...] Per me è stato un regalo inestimabile, il raggiungimento di un equilibrio perfetto: potente e delicata, profonda come il mare, e leggera come una piuma: va protetta il più possibile, e conto anche sul vostro aiuto, che sono certo non mancherà!"

Teatro Sociale pronto ad accoglierlo

Il Teatro Sociale di Camogli si associa alla felicità dei fan dell'artista, pronto ad accoglierlo sul suo palcoscenico dopo la partecipazione al Festival.

Come fare con i biglietti

Chi ha già acquistato i biglietti avrà diritto a rimborso o conversione presentandoli al botteghino entro il 28 febbraio. Le prenotazioni potranno essere annullate o spostate alla nuova data. Per il rimborso o la conversione degli acquisti effettuati online provvederà direttamente Vivaticket.

Lo spettacolo

Al Porto Vecchio di Trieste c'è un "luogo della memoria" particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d'Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Il Magazzino N.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall'Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l'Italia perse vasti territori dell'Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero - davanti a una situazione dolorosa e complessa - di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d'animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia.

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