“La donna francese”, il nuovo noir di Aldo Boraschi

Alla scoperta del libro ambientato tra gli Appennini e il mare della Liguria: l'intervista con l'autore

“La donna francese”, il nuovo noir di Aldo Boraschi
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“La donna francese”: è questo il titolo del nuovo noir di Aldo Boraschi ambientato tra gli Appennini e il mare della Liguria, Panesi edizioni. Un libro che si sta facendo apprezzare nelle librerie. Lavagnese d’adozione, originario di Borgo Val di Taro, 55 anni, l’autore è giunto alla sua dodicesima pubblicazione grazie a questo nuovo romanzo uscito giovedì 5 dicembre ed edito da Panesi edizioni.

L'intervista

Dalla narrativa contemporanea al noir, che cosa ti ha spinto per la prima volta a scrivere?

«Fa parte di me, ho lavorato per 20 anni in redazioni di settimanali e quotidiani a Parma, la scrittura è il collante che ha tenuto insieme la mia vita».

Il primo romanzo è uscito nel 2011 “Donne altrimenti amate” un giallo edito da Rupe Mutevole, il nuovo romanzo ha nuovamente i toni del mistero.

«È un noir su una donna che all’improvviso compare nelle nebbie appenniniche per sconvolgere la vita a un fotoreporter, e da lì si incontrano tantissimi personaggi per arrivare a un finale che è stato definito destabilizzante da chi lo ha letto».

Tratto distintivo dei tuoi romanzi è quello di mettere in risalto vite di personaggi destinati ai titoli di coda.

«In tutti i miei romanzi c’è questo filo conduttore. Sono tornato alla narrativa dell’Ottocento quando l’eroe letterario era un perdente. Presto verrà presentato anche sul territorio e a Rimini, in eventi che sono ancora in fase di organizzazione.

Cosa significa per te scrivere?

 «Fare lo scrittore per me significa mostrare la prospettiva nascosta, la piega tra le righe non ancora messa a fuoco che io ho visto, ma che vorrei fare intendere anche ai lettori».

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