Ponte Morandi un anno dopo: scoop della Nasa, si muoveva già dal 2015 VIDEO

Il sindaco di Genova: "Bisogna fare presto, il ponte deve essere pronto per il 2020"

Pubblicato:
Aggiornato:


(ACCENDI L’AUDIO PER ASCOLTARE IL VIDEOSERVIZIO)

Fra due giorni, il 14 agosto 2019, cadrà l’anniversario della tragedia. Ponte Morandi un anno dopo: fra i tanti retroscena postumi, c’è anche uno scoop della Nasa, che analizzando i dati di alcuni satelliti ha concluso che il cavalcavia Polcevera si muoveva in realtà già dal 2015.

Ponte Morandi un anno dopo

L’ultimo pezzo del vecchio Ponte Morandi verrà demolito a giorni: si tratta della pila numero, 2, l’ultimo moncone che segna il ricordo di quella tragica mattina del 14 agosto dell’anno scorso in cui 43 persone che stavano percorrendo il ponte di Genova sono state inghiottite all’improvviso da tonnellate di cemento.

Il nuovo ponte entro il 2020

Il nuovo ponte ci sarà. I lavori sono partiti e il progetto è di Renzo Piano. E’ ancora vivida la memoria delle pile 10 e 11 fatte implodere crollando l’una verso l’altra il 28 giugno scorso. Una scena da brivido: in meno di 6 secondi il troncone rimasto in piedi è sparito in una nuvola di polvere sotto gli occhi di tutto il mondo.

A poche ore dal’anniversario è già visibile la cosiddetta nuova pila numero 9. Bisogna fare presto, il ponte deve essere pronto per il 2020, ha detto il sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci. E mentre la magistratura cerca le cause e le responsabilità di quel che è accaduto, sono 71 gli indagati tra cui vertici della società di Autostrade per l’Italia accusati a vario titolo di crollo colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, omicidio colposo e omicidio stradale colposo plurimo.

Lo scoop della Nasa

A sorpresa poi dalla Nasa è arrivato uno studio inedito elaborato con le informazioni del satellite e che descrive come la struttura abbia iniziato a deformarsi in modo significativo dal 2015. Negli ultimi mesi di vita poi il movimento è aumentato.

Seguici sui nostri canali