Omicidio di Chiavari, venerdì mattina l'autopsia sul corpo di Orazio Pino

Il 70enne originario di Misterbianco, provincia di Catania, era un ex collaboratore di giustizia

Omicidio di Chiavari, venerdì mattina l'autopsia sul corpo di Orazio Pino
Pubblicato:
Aggiornato:

Sarà eseguita domani, venerdì 26 aprile, l’autopsia sul corpo di Orazio Pino, il 70enne ucciso l’altra sera al quinto piano dell’autosilo di corso Dante a Chiavari, vicino al supermercato Conad. A darne notizia l’edizione odierna de Il Secolo XIX.

Il 70enne originario di Misterbianco, provincia di Catania, era un ex collaboratore di giustizia

E’ stato il sostituto procuratore Silvia Saracino a disporre l’esame, che sarà condotto dai medici legali Francesco Ventura e Gian Luigi Bedocchi. Il corpo di Orazio Pino si trova ora all’obitorio del San Martino di Genova. Sulla nuca del 70enne originario di Misterbianco, provincia di Catania, è stato rinvenuto un piccolo foro: l’uomo potrebbe essere stato ucciso con una pistola di piccolo calibro, ma anche con uno stiletto. L’allarme è stato dato ieri mattina da un uomo che ha visto il corpo a terra. Le indagine sono state affidate alla polizia del commissariato di Chiavari ed alla squadra mobile di Genova. Secondo quanto accertato dagli uomini della squadra mobile di Genova, agli ordini del primo dirigente Marco Calì, Orazio è stato colpito a una distanza di 5-6 metri, mentre stava raggiungendo la propria automobile. La vettura era ancora chiusa. Gli agenti del commissariato di Chiavari, intervenuti per primi sul posto, hanno trovato il marsupio dell'anziano con ancora i soldi. Non si esclude alcuna ipotesi, dall'esecuzione al tentativo di rapina finito male. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza del supermercato ma anche quelle lungo la strada che dal negozio in Caruggio porta al parcheggio per vedere se qualcuno lo abbia seguito. Gli investigatori avrebbero individuato alcuni testimoni che però non avrebbero indicato elementi significativi. Orazio Pino era un ex collaboratore di giustizia ed aveva dato un contributo importante nella ricostruzione della guerra di mafia avvenuta a Catania negli anni ‘90. Una decina di anni fa era uscito dal programma di protezione ed aveva investito la somma ricevuta in alcune attività commerciali tra cui una gioielleria in Caruggio a Chiavari.

Seguici sui nostri canali