Nel Levante approda l'E.R.A. l'unità cinofila antiveleno

Guerra aperta dell’«E.R.A.» a esche e polpette avvelenate; dimostrazione nella giornata di oggi a Carasco.

Nel Levante approda l'E.R.A. l'unità cinofila antiveleno
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Da questa mattina a Carasco in via Piani Nuovi presentazione e dimostrazione dell'E.R.A., organizzata dalla Lida Tigullio.

La dimostrazione dell'E.R.A. questa mattina

Approda anche nel comprensorio del levante ligure l’E.R.A., l’unità cinofila Antiveleno, nata qualche mese fa a livello nazionale, e che domenica 15 luglio è stata presentata dalle ore 9 a Carasco, presso l’area situata vicino al ristorante Toni il Profeta, in via Piani Nuovi di Rivarola 6. Alla presentazione organizzata dalla sezione Tigullio della Lida e dal Centro Attività Cinofile Bullies Sporting workout,  dimostrazione del nucleo E.R.A. con la partecipazione di Claudio Mangini, animal trainer per il cinema e la televisione e fondatore del nucleo e socio onorario Lida.

Anche nel levante, via alla guerra contro le esche e le “polpette avvelenate”

L’Unità Cinofila Antiveleno E.R.A. nasce da un’idea dell’animal trainer Claudio Mangini e dall’etologo Davide Celli, figlio del grande etologo Giorgio Celli. Inizialmente pensate e addestrate per tutelare la fauna selvatica, le Unità Cinofile Antiveleno E.R.A. sono state recentemente ridirette ed impiegate con successo nell’attività di monitoraggio e bonifica delle aree urbane colpite dal fenomeno delle esche avvelenate. I bocconi avvelenati sono ormai una vera e propria piaga sociale che mette a serio rischio animali e persone in ogni città d’Italia, senza alcun limite geografico.

Attivato un protocollo di intervento

Dopo aver fatto tesoro delle esperienze delle Unità Cinofile di altri Paesi europei, è stato strutturato un protocollo di intervento che tenesse conto, oltre che dei fattori di rischio, anche della parte forense attraverso una seconda Unità Cinofila Antiveleno di supporto, volta ad identificare indizi utili che possano aiutare le Forze dell’Ordine ad individuare i responsabili del disegno criminoso. L’addestramento è stato sottoposto alla supervisione della Lega Italiana Diritti dell’Animale, e ad alcuni ricercatori specializzati nel benessere animale per certificare, attraverso l’analisi dei biomarcatori (cortisolo salivare), gli indici di stress durante le operazioni di bonifica e di lavoro dei cani. I risultati degli stati fisiologici hanno evidenziato il pieno rispetto dei parametri di benessere animale, sia durante l’attività di addestramento, che negli interventi.

Su Il Nuovo Levante in edicola da venerdì 20 luglio, ampio servizio fotografico sulla giornata odierna

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