Negotium, cooperative fantasma e caporalato: sequestri anche a Camogli

Costringevano i lavoratori, in nero, a turni massacranti senza sosta: il "boss" gestiva l'associazione a delinquere anche da una casa a Camogli

Negotium, cooperative fantasma e caporalato: sequestri anche a Camogli
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Sono stati 12 in totale gli arresti - come riferisce il Secolo XIX di quest'oggi - a conclusione dell'operazione "Negotium" della Guardia di Finanza: fra essi il "boss" Giancarlo Bolondi, a cui sono stati sequestrati immobili anche a Camogli.

L'operazione Negotium

Una rete di ben 40 cooperative fantasma, dal nord al sud Italia, per sfruttare, a condizioni umilianti, il lavoro in nero di tanti disoccupati disperati e disposti a tutto pur di racimolare quattro soldi. È stata questa la rete che la Guardia di Finanza ha abbattutto con l'operazione "Negotium", che ha portato a 12 arresti. Fra questi il "boss" Giancarlo Bolondi, 62 anni e ufficialmente residente in Svizzera. Fra i beni sequestrati a Bolondi anche un appartamento e un garage a Camogli: anche qui Bolondi si incontrava coi suoi complici per gestire le proprie coop illecite, e decidere del destino dei lavoratori sfruttati. Insomma, una vera e propria rete del peggiore caporalato, che costringeva i lavoratori a turni massacranti di 12 ore al giorno, senza pause o giorni di riposo settimanali.

Per Bolondi e gli altri 11 arrestati i reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, all'intermediazione illecita di manodopera e allo sfruttamento del lavoro. I beni sequestratigli a Camogli hanno un valore di circa 80mila euro, ma in totale l'operazione delle Fiamme Gialle mira a recuperare i 14 milioni di euro stimati quali contributi ed iva evasi.

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