La delegazione ligure degli studenti alle Foibe

Tra i ragazzi che partecipano al viaggio, anche il Liceti di Rapallo

La delegazione ligure degli studenti alle Foibe
Pubblicato:
Aggiornato:

Tra i ragazzi che partecipano al viaggio alle Foibe, anche alcuni del Liceti di Rapallo. Con loro, gli Istituti “Redemptoris Mater” di Albenga, “Costa” della Spezia, “da Vinci” e nautico “Colombo” di Genova, il “Boselli Alberti” e il “Della Rovere” di Savona.

Il viaggio della delegazione ligure è iniziato martedì 24 settembre

Il viaggio della delegazione ligure, di cui fanno parte gli studenti liguri che hanno vinto la 18esima edizione del concorso “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia” bandito dal consiglio regionale, è iniziato ieri, martedì 24 settembre, con la visita ai sacrari militari di Redipuglia e Oslavia, che custodiscono le spoglie di decine di migliaia di soldati italiani uccisi nella Prima Guerra Mondiale, ed è proseguito con la visita al cimitero militare austroungarico e a quello civile fino alla cappella dei deportati di Wagna. I ragazzi erano accompagnati dal consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Claudio Muzio.

«E’ stata una tappa importante per permettere ai nostri giovani ospiti di comprendere quali furono le radici dell’odio razziale fra popoli che vivevano nella stessa terra, radici che – spiega Muzio - furono la tragica premessa della persecuzione che si sarebbe scatenata alla fine della Seconda Guerra Mondiale contro gli italiani che da secoli vivevano nell’antica regione della Venezia Giulia e della Dalmazia».

Il programma

Oggi mercoledì 25 settembre gli studenti hanno visitato la ex Risiera di San Saba a Trieste dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebrei ed oppositori del regime nazifascista furono uccisi oppure deportati nei lager nazisti. La delegazione si è poi recata alle foibe di Basovizza, vicino a Trieste: in quelle fosse di origine carsica furono scaraventati e morirono, negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale, migliaia di italiani che vivevano nella regione storica della Venezia Giulia, ora in larga parte ricompresa nei territori di Slovenia e Croazia. Coloro che riuscirono a scampare alla morte furono costretti a fuggire in Italia in un esodo dalle proporzioni bibliche. «Fu una tragedia immane, spaventosa. Prima la brutalità della guerra poi quella degli uomini, i ragazzi – aggiunge Muzio - hanno dimostrato attenzione e hanno compreso le diverse tappe del lungo percorso che è culminato con la strage nelle foibe».

Il concorso

Il concorso è promosso dalla legge regionale 24 dicembre 2004 numero 29 e si pone l’obbiettivo di diffondere fra i giovani la conoscenza della sanguinosa repressione, per decenni sottaciuta, degli italiani in Venezia Giulia e Dalmazia da parte delle truppe irregolari titine.
Fanno parte della delegazione anche i rappresentanti dell’ANVGD (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia): Fulvio Mohoratz, Marinella Freccero e Pietro Chersola.

Claudio Muzio con gli studenti a Redipuglia
Seguici sui nostri canali