Carabinieri intervengono in massa per una mega rissa sul lungomare, ma è un falso allarme

Due litigi vengono scambiati per una rissa fra tutti gli astanti... ma all'arrivo dei Carabinieri scappano lo stesso tutti (o quasi)

Carabinieri intervengono in massa per una mega rissa sul lungomare, ma è un falso allarme
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La segnalazione parla di una rissa sul lungomare di Recco fra decine di ragazzi, ma al loro arrivo i Carabinieri riscontrano solo un paio di isolati - e fortunamente innocui - litigi.

Fuggi fuggi agli autoscontri, ma nessuna rissa

Fuggi fuggi generale fra l'ottantina di ragazzi presenti sul lungomare l'altro ieri a Recco, presumibilmente intimoriti dall'arrivo in massa delle pattuglie dei Carabinieri, ma della "mega rissa" per la quale si erano mobilitati i militari in realtà nessuna vera traccia. Sul singolare episodio, diffusosi ieri e su cui torna con maggiori dettagli il Secolo XIX di stamane, ora si è fatta chiarezza: due liti distinte, fra due ragazzi in un caso e due ragazze in un altro, sono effettivamente scoppiate nei pressi degli autoscontri dove i tanti giovani erano raccolti, ma nessun coinvolgimento vi è stato da parte degli altri e - a parte qualche insulto e spintone - alle isolate zuffe non è seguita alcuna rissa. L'Arma è intervenuta in massa dopo aver ricevuto segnalazione di una rissa che avrebbe coinvolto un gran numero di persone, ma si è trattato dunque di un falso allarme, un errore presumibilmente in buona fede di chi, avendo visto il capannello di giovani formatosi attorno alle due zuffe, non è stato in grado di discernere con precisione i dettagli.

I Carabinieri si sono dunque limitati a derimere le due liti ed a prendere le generalità di una quarantina dei presenti, ma solo a titolo informativo nel caso in cui fra i quattro litiganti in totale dovesse partire qualche querela per cui possa rendersi utile poter reperire dei testimoni. Certo, fa sorridere - seppur un poco amaramente - come in tanti siano fuggiti alla vista delle divise malgrado non avessero commesso nulla: si trattava tuttavia per lo più di giovanissimi fra i 14 ed i 18 anni e dunque un certo timore nei confronti dell'Autorità e ancor più desiderio di non restar coinvolti è comprensibile.

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