Borgarelli, la Cassazione conferma la condanna a 30 anni
La Corte non arretra: l'efferato delitto di Lumarzo maturato da futili motivi dunque l'aggravante resta senza ulteriori sconti di pena
Confermata anche in terzo grado da parte della Cassazione la condanna a 30 anni per Claudio Borgarelli, l'autore del cruento delitto di Lumarzo, in cui uccise lo zio Albano Crocco sparandogli alle spalle per poi decapitarlo, gettando la testa in un cassonetto dei rifiuti. L'efferato omicidio, avvenuto nel 2016, era maturato da futili motivi relativi ai confini della proprietà di campagna dove Borgarelli viveva, sfociato in una lite con Crocco. All'ex infermiere 57enne non è stata riconosciuta alcuna infermità mentale e, per l'appunto, la futilità dei motivi scatenanti il crimine, e dunque la condanna è definitivamente confermata.