Assolto sospetto pedofilo, confusione in tribunale

La madre della presunta vittima aggredisce prendendolo a schiaffi l'imputato, il giudice scende dal suo scranno per abbracciarla

Assolto sospetto pedofilo, confusione in tribunale
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Accuse inconsistenti e prove insufficienti, assolto l'accusato di abusi su minore: la madre della presunta vittima lo aggredisce, ma è proprio il giudice a intervenire per calmarla.

12 anni fa i presunti abusi a Rapallo

Il dito contro l'accusato l'aveva puntato una ragazza di 17 anni: i fatti sarebbero risaliti a 12 anni prima, a Rapallo, quando lei era una bambina di appena 5 anni e sarebbe stata molestata da un collega del padre, entrambi lavoratori nel settore edile. L'impianto accusatorio si era però dimostrato debole: la giovane aveva raccontato di molestie e abusi avvenuti in casa mentre i genitori erano in giardino, una ricostruzione che era apparsa contradditoria e la difesa aveva confutato. Questo ha ulteriormente fatto perdere di attendibilità la testimonianza della presunta vittima, ed il giudice, Marina Orsini, ha decretato l'assoluzione dell'imputato per insufficienza di prove.

In quel momento, come raccontano le pagine del Secolo XIX, si scatena un breve e simbolico parapiglia in aula: la madre della ragazza esplode di rabbia e aggredisce a schiaffi l'imputato, urlandogli «pedofilo». La donna viene riportata al proprio posto dal personale del Tribunale di Genova, ed in quel momento si verifica la scena più simbolica: è proprio il giudice Orsini, che ha appena emesso la sentenza d'assoluzione, a scendere dal proprio scranno per andare ad abbracciarla. Per calmarla e al tempo stesso mostrarle una solidarietà umana che va oltre il ruolo rappresentato da toghe e divise.

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