Zoagli e il ricordo dei caduti durante il bombardamento del 1943

Giovedì il borgo ricorderà le vittime civili del bombardamento, 75 anni dopo

Zoagli e il ricordo dei caduti durante il bombardamento del 1943
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Giovedì 27 dicembre Zoagli ricorderà i caduti del bombardamento del 1943 tramite lo svolgimento alle ore 11 della Santa Messa e benedizione delle corone di alloro nella Chiesa parrocchiale di San Martino e successiva deposizione in piazza XXVII Dicembre e nel Comune di Zoagli presso la lapide che commemora i caduti.

Bombardamento del '43, il ricordo a Zoagli

«Sono trascorsi 75 anni dal disastroso bombardamento del 27 dicembre 1943 che trasformò irrimediabilmente la nostra cittadina», spiega, introducendo la ricorrenza, il Sindaco di Zoagli Franco Rocca. «Il borgo marinaro di Zoagli visse ore drammatiche durante le fasi conclusive della seconda guerra mondiale; la mattina del 27 dicembre 1943 il Comune venne duramente bombardato da una flottiglia aerea alleata e quasi completamente raso al suolo. Il municipio, la Chiesa parrocchiale, l'ospedale civico e numerose case furono distrutte dalle bombe che causarono anche numerosi morti. L'obiettivo di tale incursione degli anglo-americani pianificata dalla RAF era il ponte della linea ferroviaria Genova-La Spezia per ostacolare la ritirata dei tedeschi, anche se ormai aveva perso rilevanza strategica dato che tale linea era stata interrotta in più punti e, in particolare, era stato completamente distrutto il ponte ferroviario di Recco nel Golfo Paradiso. Si trattò quindi un'inutile strage imputabile a carenze dei comandi militari Alleati che ha distrutto, di fatto, tutto il centro cittadino, procurando una sessantina di vittime civili.. A ricordo del tragico evento bellico è stata posizionata una targa in marmo nei pressi del ricostruito viadotto ferroviario, nonché l'intitolazione dell'antistante piazza del municipio, anch'esso riedificato in stile nettamente moderno, alla data del "27 dicembre 1943. I cittadini sono invitati a partecipare affinché il martirio di quelle vittime sia una testimonianza imperitura di quale bene prezioso sia la pace».

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