Tutti pazzi per le bocce in Val Graveglia

Fine dell’anno scolastico insolita per i ragazzi della primaria

Tutti pazzi per le bocce in Val Graveglia
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Una fine dell’anno scolastico insolita per i ragazzi più grandi della Primaria di Ne: quest’anno tanti allenamenti su di un gioco dei nonni che li ha entusiasmati, alla guida dell’esperto Silvio Raggio (suo nonno era stato il primo, con la gestione di una antica osteria, a potersi comprare un Cappotto. Da qui il nome della trattoria. Sua nonna, "Giusta", nei locali del Cappotto, aveva nascosto due famiglie di ebrei, per salvarle), che ha coinvolto alcuni campioni, anche nazionali, e volontari della Federazione Italiana Bocce. Seguitissimo il torneo finale di fine Scuola, a squadre e l’incontro emozionante con l’autore Bruno Bergamo, che ha scritto il libro “Scampoli di bocce nel levante ligure”, ora consultabile nella Biblioteca Hugo Plomteux di Ne. I ragazzi, ma anche i familiari presenti, sono stati toccati da una pagina letta a viva voce, che racconta di quando Bruno era piccolo e giocava a bocce nel cortile della Scuola di Conscenti. Tra i compagni di allora il da lui citato Drialin, che si è commosso parlando dell’autore, meglio conosciuto qui come il figlio di una persona soprannominata “Lecce, u Carbunin”, di cui era famoso persino il cane, diventato proverbiale: “U can du Lecce”. Una bella festa di fine anno, con bocce in premio alle squadre prima, seconda e terza classificata, oltre ad attestati con ricordini per tutti, consegnati dalla neo sindaco Francesca Garibaldi, che ha espresso la disponibilità a facilitare la continuazione, mettendo a disposizione il campo da bocce comunale, illuminato già la sera del 27 giugno, dalle ore 9.

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