Tribunale di Chiavari, Mazza spinge per l'ampliamento delle competenze del Giudice di Pace

I disagi per la soppressione del tribunale chiavarese potrebbero essere in parte coperti dal Giudice di Pace: ma il decreto che ne amplia le competenze avrà effetto solo dal 2021

Tribunale di Chiavari, Mazza spinge per l'ampliamento delle competenze del Giudice di Pace
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Tribunale Chiavari soppresso, per Mazza (Lega), la soluzione per limitare disagi sul territorio è anticipare gli effetti del decreto sull'ampliamento delle competenze dell'Ufficio del Giudice di Pace.

Tribunale di Chiavari, l'opinione di Vittorio Mazza

«Tribunale di Chiavari soppresso, una soluzione che ha fortemente penalizzato il nostro territorio. A questo punto, per limitare i disagi ai cittadini, occorre intervenire subito presso il Ministero della Giustizia per anticipare gli effetti del decreto legislativo del luglio 2017, relativi all’ampliamento delle competenze dell’Ufficio del Giudice di pace». A dichiararlo oggi è stato il consigliere regionale Vittorio Mazza della Lega, che ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede alla giunta regionale di attivarsi in tal senso “mediante le azioni che si ritengano più opportune”.

«Dal 7 maggio scorso – ha spiegato il consigliere Mazza – è operativo l’Ufficio di Prossimità istituito nell’ex Palazzo di Giustizia di Chiavari che garantisce ai cittadini dell’intero comprensorio del Tigullio un servizio di orientamento, informazione e supporto su determinate tematiche giuridiche e sociali. Insieme a quello dei Giudici di Pace, il nuovo Ufficio ha contribuito a implementare le competenze all’interno dell’edificio, rendendolo un importante punto di riferimento che svolge un fondamentale servizio per il territorio».

«Il decreto legislativo numero 116 del 13 luglio 2017 - continua Mazza - ha previsto l’ampliamento delle competenze del Giudice di Pace, che ancora oggi però risultano per procedimenti fino a un massimo di soli 5mila euro. Tra le nuove competenze, rilevano le cause riguardanti beni mobili di valore non superiore a 30mila euro; pagamento a qualsiasi titolo di somme di denaro di importo fino a 50mila euro; risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli o natanti di valore non superiore a 50mila euro; le liti in materia di condominio; pignoramenti mobiliari; usucapione di beni immobili e di diritti reali immobiliari di valore non superiore a 30 mila euro; espropriazione forzata di cose immobili e altro».

Ma, qui, casca l'asino e secondo Mazza occorre intervenire: «Tuttavia - conclude il consigliere regionale del Carroccio - è stato previsto che gli effetti del decreto decorrano solo dal 31 ottobre 2021. Pertanto, è necessario attivarsi per anticipare i tempi».

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