Soccorritori di fauna selvatica: ecco i criteri della Regione

Daini, caprioli ma anche i tanto discussi cinghiali: attraverso i nuovi corsi, verranno formati volontari per il soccorso e il recupero di animali selvatici feriti

Soccorritori di fauna selvatica: ecco i criteri della Regione
Pubblicato:
Aggiornato:

Approvati dalla Regione i criteri per la formazione del personale addetto al soccorso e recupero della fauna selvatica.

Tutela e soccorso della fauna selvatica, i criteri della formazione

Approvati dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai, i criteri per la realizzazione dei corsi di formazione per il personale addetto al soccorso e al recupero della fauna selvatica omeoterma ferita o in difficoltà. «Un fenomeno molto sentito – spiega l’assessore Mai – che conta una casistica molto frequente e che riguarda spesso caprioli, daini e cinghiali. I corsi consentiranno di formare nuovi volontari che possano svolgere le attività previste dalle Linee guida approvate nel 2016. L'obiettivo è la tutela del patrimonio faunistico ligure e nel contempo preservare la pubblica sicurezza».

I corsi, articolati in sei moduli per un totale di 40 ore, comprendono: l'inquadramento legislativo sulla gestione e tutela della fauna selvatica, le regole di comportamento in presenza di animali selvatici feriti e spaventati, come recuperarli, come dare loro un primo soccorso, come gestire le situazioni di rischio e alcuni principi di riabilitazione e rilascio in libertà degli animali curati. Potranno svolgere i corsi: le associazioni senza scopo di lucro, iscritte negli appositi elenchi regionali, che abbiano come finalità la tutela e la salvaguardia della natura e della fauna; gli Ambiti territoriali di caccia e i Comprensori alpini.

(Nella foto in evidenza: un capriolo ferito e rimasto incastrato in una recinzione, soccorso a Sori due settimane fa).

Seguici sui nostri canali