Riorganizzazione sanitaria, l'Asl 4 rigetta le proposte di Mordini

Niente finanziamenti per le case di salute, ruoli strategici per gli ospedali di Rapallo e Sestri, a Santa invece si conta sulla nuova piastra ambulatoriale

Riorganizzazione sanitaria, l'Asl 4 rigetta le proposte di Mordini
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Comunicato stampa di replica da parte della Asl 4 alle proposte avanzate dal Comitato Assistenza Malati.

L'Asl boccia le proposte del Comitato Malati

Il Comitato di Assistenza ai Malati del Tigullio, presieduto da Giancarlo Mordini, avanza da tempo la proposta di una casa della salute da istituire a Santa Margherita. Ma a Santa Margherita Ligure, replica questa mattina l'Asl, «è prevista, nel breve periodo, la realizzazione di una nuova piastra ambulatoriale realizzata secondo le più moderne direttive organizzative-strutturali». Secondo l'Azienda, «Anche nei periodi di maggior afflusso, durante il picco influenzale e il periodo estivo, l’attuale organizzazione ha assicurato l’ottimale risposta agli accessi e con la realizzazione della nuova piastra ambulatoriale e si prevede un ulteriore miglioramento nell’ambito della logistica e dell’accoglienza», ed inoltre sarebbe «difficile immaginare che a pochi km di distanza da un nuovissimo ed efficiente ospedale siano creati servizi doppioni dell’esistente a danno dell’efficienza, dell’appropriatezza, della continuità delle cure e della presa in carico integrata che costituiscono obiettivi imprescindibili di qualsiasi servizio sanitario garante dei bisogni della sua popolazione».

Più ampiamente, sul territorio dell'intera Asl 4, «per quanto concerne la segnalata opportunità di realizzare una o più “case della salute” sul territorio di ASL 4, anche ipotizzando l’esistenza di un finanziamento esterno dedicato e continuato nel tempo (al momento non previsto né prevedibile), dovrebbe essere assicurato il suo inserimento in un contesto più generale di “governance”».

Negativo il parere anche sulla proposta di rendere "ospedali di distretto" i poli di Rapallo e Sestri Levante: per l'Asl ciò appare «ingeneroso» , anche in quanto per essi « nel nuovo piano di organizzazione aziendale, in linea con le direttive del PSSR, è previsto, per tali strutture, un ruolo ancora più strategico sia nei percorsi di integrazione tra ospedale e territorio, che nel rafforzamento della mission specifica e nella stretta sinergia della attività chirurgica aziendale e regionale con ottimale allocazione delle risorse».

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