Regolamento consiglio comunale: Noi di Chiavari propone cinque emendamenti

Tra le proposte, la reintroduzione del question time in aula

Regolamento consiglio comunale: Noi di Chiavari propone cinque emendamenti
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Regolamento comunale: in vista dell’imminente seduta della commissione che dovrebbe trattare questo tema, il gruppo Noi di Chiavari scrive al presidente della Prima Commissione, Giorgio Canepa, proponendo alcuni emendamenti, all’insegna di una gestione più equilibrata dell’assemblea e rispettosa delle minoranze e delle migliaia di cittadini che hanno votato i loro rappresentanti.

"Reintroducete il question time in consiglio"

Roberto Levaggi (capogruppo), Daniela Colombo e Silvia Garibaldi suggeriscono cinque emendamenti. Il più importante riguarda la reintroduzione in consiglio comunale del question time, come avviene nei consigli comunali di moltissime città, a cominciare da Genova: «In ogni seduta - scrivono i consiglieri - dopo la trattazione delle proposte di deliberazione e per un tempo massimo di 32 minuti, ciascun consigliere può, nel limite di 3 minuti, rivolgere al presidente del consiglio, al sindaco o all'assessore competente una sola, breve richiesta di informazioni o notizie che riguardino questioni di competenza del Comune e che consentano risposte rapide, di durata non superiore a 5 minuti e non comportino dibattito, purché si sia prenotato almeno 24 ore prima della riunione presso la Presidenza del Consiglio».

Si chiedono tempi meno stretti per visionare i documenti

Gli altri emendamenti proposti riguardano invece una tempistica meno stringente per visionare i documenti e quindi poter lavorare con maggiore cognizione di causa: «L’avviso di convocazione deve essere trasmesso o consegnato ai Consiglieri almeno cinque giorni interi e liberi prima di quello stabilito per la riunione. Adesso siamo a tre giorni, ma sono troppo pochi. Inoltre, si chiede di non comprendere i giorni festivi all’interno di questo termine, mentre ora sono compresi».

Gli altri emendamenti proposti

Altro emendamento, quello al comma 1 dell’articolo 47: «Gli atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno devono essere depositati e messi a disposizione dei consiglieri presso la Segreteria Generale nel giorno dell’adunanza e nei tre giorni precedenti. Attualmente sono due».

Infine, la trattazione in aula: «Quando viene discusso un punto o una pratica all’ordine del giorno, dopo l’enunciazione da parte della maggioranza e le osservazioni da parte delle minoranze, questa venga subito messa in votazione. Ci paiono sbilanciati gli ulteriori tre minuti concessi a sindaco o assessori dopo gli interventi dei consiglieri d’opposizione».

"Chiediamo partecipazione e massima trasparenza"

Levaggi, Colombo e Garibaldi concludono: «Confidiamo nella coerenza di Giorgio Canepa, che da sempre con Partecip@ttiva è stato sensibile su questi temi. Quelli della partecipazione e della massima trasparenza. Canepa è stato in prima linea nel proporre aspetti migliorativi del regolamento. Vediamo se ora sarà in grado di passare dalle parole ai fatti, visto che ha la possibilità di farlo. Sempre che su queste importanti questioni non abbia dovuto cambiare idea».

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