Rapallo, no alle ordinanze anti-cani, ma più sanzioni

Cani, nessuna ordinanza "estrema" come a Savona, ma più controlli e sanzioni a chi non rispetta le regole

Rapallo, no alle ordinanze anti-cani, ma più sanzioni
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Il bilancio della Municipale tradizionalmente esposto in occasione della festa di San Sebastiano è stato occasione per parlare della questione cani a Rapallo.

Cani, no agli estremismi, più controlli per convivere civilmente

La festa di San Sebastiano di ieri, come da tradizione, è occasione per fare un bilancio a Rapallo del lavoro svolto dalla Polizia Municipale. A rubare la scena in questa occasione è un argomento tuttavia meno usuale: quello dei cani e delle loro deiezioni. «A Rapallo nessuna ordinanza anti-cani», assicura sulle pagine del Secolo XIX il Sindaco Bagnasco, riferendosi a quella che a Savona ha scatenato un putiferio e pesanti proteste da parte di tutti i proprietari, «È una cosa che non condivido e che è agli antipodi rispetto a me che, come ben noto, ho grande amore per gli animali», ha ribadito il Primo Cittadino. Però... c'è un però: amore per gli animali non significa tollerare l'inciviltà, e dunque, di contro, stretta sui controlli e sulle sanzioni a chi non raccoglie le deiezioni canine.

Sanzioni aumentate, oltre 50 nel 2017

Il comandante della Polizia Locale Valerio Patrone, infatti, nell'esporre i dati sottolinea come le sanzioni al riguardo siano salite dalle sole 4 alle oltre 50 nel 2017. Anche con qualche ricorso, naturalmente, ma un chiaro segnale dell'intenzione di tenere sotto controllo il fenomeno onde evitare che possa incrinare la convivenza fra gli amanti degli animali e chi è invece legittimamente infastidito dallo scarso senso di responsabilità di alcuni proprietari. Si tratta anche, ovviamente, di una questione di decoro urbano: e non è forse un caso che i mezzi del nuovo gestore di nettezza urbana, la Aprica spa, fresco vincitore della gara e che subentrerà nei prossimi mesi a Rapallo e Zoagli, prevedano aspiratori dedicati proprio ai "ricordini" dei cani oltre che ai mozziconi di sigaretta.

Insomma, a Rapallo quello dei cani può benissimo non essere, anzi non diventare, un problema da dover gestire con estremismi di sorta: è sufficiente prevenirlo sotto più fronti tradizionali, primo fra tutti quello della coscienza civica, senza dover ricorrere a discutibili misure eccezionali, quando non proprio paradossali.

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