Ponte Morandi: Lega Nord chiede un freno ai declassamenti ospedalieri

«Occorre fare in modo che nessuna Specialità ospedaliera possa essere erogata con difficoltà nei confronti dei pazienti liguri e genovesi, già sotto choc e colpiti da questa sciagura»

Ponte Morandi: Lega Nord chiede un freno ai declassamenti ospedalieri
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Ponte Morandi: Lega Nord chiede un freno ai declassamenti ospedalieri

«Stante i fatti, eccezionali e tragici – dichiara il consigliere del Carroccio in Consiglio regionale Franco Senarega -, oggi ho depositato una mozione a nome del gruppo consiliare della Lega per impegnare la giunta regionale a proseguire nell’evidenziare al governo la necessità di rimodulare i parametri dettati dal decreto Balduzzi, in considerazione della complessità territoriale e della situazione di emergenza derivante dal crollo del Ponte Morandi».

«Infatti - prosegue il consigliere - il sistema sanitario ligure è in linea con gli adempimenti dettati dal decreto ministeriale del 2015. Inoltre, il percorso di riorganizzazione, previsto dal Piano socio-sanitario 2017-2019, tiene conto della particolare conformazione territoriale della  regione, dell’indice di vecchiaia della popolazione e dell’alta vocazione turistica. Tuttavia, Genova e la Liguria hanno subito questo tragico evento che sta comportando e comporterà per i prossimi mesi grandi difficoltà logistiche e di spostamento dei cittadini del Ponente ligure e genovese».

«Pertanto, – sottolinea Senarega – occorre fare in modo che nessuna Specialità ospedaliera possa essere erogata con difficoltà nei confronti dei pazienti liguri e genovesi, già sotto choc e colpiti da questa sciagura. La mozione sarà discussa durante il consiglio regionale, che è stato convocato per martedì prossimo in seduta straordinaria insieme al consiglio comunale di Genova. Nel frattempo – conclude il consigliere -, ringrazio la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, che ha già inviato al ministro della Salute una nota in cui ha richiesto di condividere il percorso di riformulazione delle deroghe al decreto Balduzzi per andare incontro alle mutate esigenze delle comunità sul nostro territorio».

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