Piano sanitario, Lavagna potenzierà il pronto soccorso

Sono stati l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e la direttrice dell'Asl 4 Bruna Rebagliati ad illustrare, giovedì sera all'auditorium San Francesco, i punti cardine del tanto discusso nuovo piano sanitario per il Tigullio.

Il Piano sanitario

Come approfondisce nel dettaglio il Secolo XIX di quest'oggi, ruolo cardine è affidato all'ospedale di Lavagna ed in particolare al suo pronto soccorso: che sarà ampliato, promette Viale, istituendo sia una medicina d'urgenza che una per acuti che prenda in carico proprio i pazienti appena arrivati dal pronto soccorso. I nosocomi di Rapallo e Sestri Levante entreranno in gioco in una seconda fase, ricevendo i pazienti una volta che la loro situazione di massima gravità sia passata.

Rapallo manterrà il suo centro di primo intervento, Ortopedia ed Oculistica, e vedrà concentrato in esso tutto il day surgery, ossia quelle operazioni di routine che non richiedano ricovero superiore ad una notte. A Sestri resta il reparto oncologico ed, anzi, vi si concentrerà con tutte le terapie ad esso legate, compresa quella del dolore. E per il resto, come del resto già era stato annunciato, a Sestri si concentrerà la neuro-riabilitazione ed un reparto di degenza a bassa complessità affidata al personale di medicina generale. Sia Rapallo che Sestri resteranno comunque ospedali di distretto con i propri servizi ambulatoriali.

Al progetto manca però un vero cronoprogramma: per l'ampliamento del pronto soccorso lavagnese, ad esempio, si parla di un anno per i lavori, dopo i quali seguiranno gli altri adeguamenti nei poli limitrofi. Ma un calendario programmatico non c'è, e il fatto che proprio fra un anno a Lavagna si sarà in pieno clima elettorale, prevedibilmente molto teso e pesante viste le note vicissitudini del Comune commissariato, potrebbe essere elemento che diventi bastone fra le ruote.