Nascono gli autobus «Portofino», la soluzione elettrica al trasporto

Atp presenta il progetto: «Occorrono investimenti per circa 3 milioni»

Nascono gli autobus «Portofino», la soluzione elettrica al trasporto
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L’obiettivo è ambizioseo e il progetto ha già un nome: dopo la nuova Ferrari, infatti, il marchio «Portofino» sarà adottato anche per identificare i nuovi pullman di linea, ad alimentazione elettrica, che Atp vorrebbe impiegare già dalla prossima estate lungo la tratta costiera tra il casello autostradale di Rapallo e il celebre borgo dei vip.

Gli autobus «Portofino»

Si tratterà di veicoli elettrici per il trasporto di 70 passeggeri, con una lunghezza non superiore a 9,5 metri ed altezza inferiore ai 3,3 metri in modo da poter transitare agevolmente sia al di sotto dei sottopassi ferroviari di Rapallo che tra le tortuose curve che si susseguono oltre la cervara. Il progetto a cui sta lavorando Atp, come annunciato dal presidente Enzo Sivori, comporterà un investimento di circa 3 milioni di euro complessivi, necessari all'acquisto di almeno quattro veicoli (a pieno regime) ed alla realizzazione delle infrastrutture di ricarica: una sorgerà presso il deposito di San Pietro di Novella, l'altra, di tipo a pantografo, troverà spazio al capolinea di Portofino.

Per la realizzazione dei nuovi mezzi, Atp si è rivolta al marchio Iveco che ha già realizzato e messo su strada i primi veicoli elettrici italiani dedicati al trasporto. Veicoli che tuttavia, fino ad oggi, sono stati realizzati in dimensioni maggiori a quelle richieste dal territorio ligure. Da qui la necessità di provvedere a una nuova progettazione. Sivori sembra fiducioso di poter eseguire i primi test entro l'estate per poi mettere su strada il primo mezzo a fine anno. Più cauto il parere dei responsabili di Iveco tra cui il direttore commerciale per l’Italia Pierluigi Luchini secondo il quale, prima di far entrare in servizio, i nuovi bus "Portofino" dovranno essere completati una serie di test, difficilmente ultimabili entro fine anno. Se ne riparlerà nel 2019, insomma. O almeno questa sembra essere la strada più prudente. Così come rischia di slittare al 2019 anche la realizzazione del centro di accoglienza turistica di San Pietro di Novella, più volte sbandierato dalla politica locale. Per il momento, come assicurato da Sivori, si procederà alla messa in sicurezza dell’area. Per la realizzazione occorrerà mettere prima mano al portafogli.

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