Manifestazione antifascista a Sestri, la Digos chiede il presidio

Non vi sono al momento previsioni di rappresaglie organizzate di stampo neofascista, ma le Forze dell'Ordine preferirebbero prevenire anziché curare

Manifestazione antifascista a Sestri, la Digos chiede il presidio
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Per garantire la sicurezza dei partecipanti, la manifestazione antifascista del 4 febbraio a sestri potrebbe prendere la forma del presidio anziché del corteo.

L'indicazione della Digos

La manifestazione antifascista promossa dall'ANPI a Sestri Levante e prevista per domenica 4 febbraio prossima avrebbe dovuto essere un tradizionale corteo per le vie della città. Ma le indicazioni della Digos che - rivela il Secolo XIX di oggi - ha preoccupazioni in merito alla sicurezza, ha chiesto agli organizzatori di tramutarla in un presidio: più semplice dunque da monitorare da parte degli agenti, e più difficile da infiltrare da eventuali facinorosi. Sebbene non vi siano infatti, al momento, notizie e previsioni di assembramenti in risposta di estrema destra, incursioni o contromanifestazioni di sorta, il clima a Sestri Levante è teso, dopo le cartoline intimidatorie inviate al Sindaco Valentina Ghio ed in generis l'acceso dibattito che la mozione da cui tutto è partito - quella che proibiva la concessione di spazi pubblici alle associazioni neofasciste - ha generato tanto a Sestri quanto nel resto del Levante.

Del resto, se l'auspicio dell'ANPI si concretizzerà, si tratterà di una manifestazione assai partecipata in particolare da esponenti delle istituzioni, forse neppure solo locali: è dunque da presumersi che la richiesta della Digos sarà seguita ma ogni decisione formale è rinviata almeno a lunedì.

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