Maltrattamenti disabili a Ne, condannati in appello due imputati

Si tratta di un medico e della figlia della responsabile della struttura I Cedri di Reppia

Maltrattamenti disabili a Ne, condannati in appello due imputati
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Un nuovo tassello nella vicenda relativa al processo per maltrattamenti ai disabili ricoverati nella residenza I Cedri di Reppia, in Val Graveglia. Sono stati condannati dalla Corte d'Appello di Genova un medico e la figlia della responsabile della struttura: l'accusa, non sono intervenuti per impedire i maltrattamenti nei confronti dei pazienti.

I due erano stati assolti in primo grado

I due erano stati assolti in primo grado. Per il primo la condanna è di un 1 anno e 4 mesi, per la donna 1 anno e 6 mesi: la pena è sospesa ma non potranno professare per un anno e dovranno risarcire le parti civili.

Confermata la condanna per gli altri 9 imputati

Confermata la condanna di primo grado per gli altri 9 imputati, fra i quali la responsabile della struttura che era stata condannata a 1 anno e sei mesi, e per operatori e infermieri, accusati a vario titolo di maltrattamenti, condannati a pene da 1 anno e 6 mesi a 3 anni.

La vicenda emersa nel 2012

L’operazione dei carabinieri denominata “Mano pesante”, scattata nel 2012 dopo la denuncia di una dipendente, aveva portato a diversi arresti e a denunce. Secondo l’accusa ad alcuni disabili sarebbero state inflitte punizioni umilianti e insulti oltre, in alcuni casi, anche percosse. Nell’ambito dell’indagine coordinata dal pm Gabriella Dotto i militari avevano installato delle telecamere che avevano ripreso gli episodi contestati durante tre mesi.

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