La Scuola Alberghiera di Lavagna terza alla Fiera del tartufo di Alba

L’Extra-food proposto dagli allievi è “A doi^ passi da-o ma^” , un sandwich destrutturato che esalta i due prodotti protagonisti, la pera madernassa e il nergi

La Scuola Alberghiera di Lavagna terza alla Fiera del tartufo di Alba
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Gli allievi della Scuola Alberghiera "Città di Lavagna" del terzo anno del Percorso Operatore della Ristorazione, guidati dallo Chef Maurizio Berisso, si sono classificati terzi nella competizione di Alba che aveva come tema: gli “extrafood”, ovvero dei super-cibi dedicati alle nuove frontiere dell’alimentazione extra-domestica, per unire una fonte di ispirazione efficace e una moderna letteratura esperienziale a un trend dalla finalità educativa, soprattutto verso le nuove generazioni.

L’Extra-food proposto dagli allievi di Lavagna è “A doi^ passi da-o ma^” , un sandwich destrutturato che esalta i due prodotti protagonisti, la pera madernassa e il nergi, abbinandoli a prodotti e piatti tipici del territorio ligure

Il concorso – promosso dalla Confraternita della Madernassa di Guarene con il sostegno dell’insegna distributiva Conad e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo – ha messo al centro due “superfrutti” emblematici dell’agricoltura piemontese, rispettivamente simbolo di una radicata tradizione e di una innovazione sostenibile: la storica pera Madernassa di Guarene e del Roero e il giovane baby-frutto piemontese Nergi. A valutare le proposte degli junior chef degli Istituti partecipanti, è stata una giuria di qualità rappresentata da figure autorevoli del mondo food, comunicazione, benessere, sport, eventi ed economia, a partire dal critico gastronomico Paolo Massobrio – in veste di presidente – che ha condotto anche i lavori dell’evento insieme alla giornalista Renata Cantamessa. L’Extra-food proposto dagli allievi di Lavagna è “A doi^ passi da-o ma^” , un sandwich destrutturato che esalta i due prodotti protagonisti, la pera madernassa e il nergi, abbinandoli a prodotti e piatti tipici del territorio ligure. L’idea vincente è stata quella di accostare il dolce dei due frutti al sapore e agli odori dell’affumicatura del baccalà, legato alla nostra tradizione, all’amaro del preboggion e alla croccantezza della focaccia tipica. Punto di forza dello snack è la fattibilità e l’accessibilità che consente la riproduzione del piatto in tutte le cucine, mantenendo alti i nuovi dettami della cucina attuale con cotture rapide e semplici.

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