Il 25 aprile di Rapallo adombrato dalla polemica sulla commemorazione ai caduti repubblichini

Corone in memoria dei caduti della Repubblica Sociale: a Rapallo il 25 aprile è occasione per riaccendere la polemica.

Rapallo, tra mozioni «antifasciste» e commemorazioni ai repubblichini

È giusto del 6 aprile la delibera del Comune di Rapallo che conferma il programma delle celebrazioni in memoria dei caduti il prossimo 4 novembre: e che conferma in esso che si tornerà a depositare una corona al monumento ai caduti della Repubblica Sociale Italiana, cosa che già lo scorso autunno aveva suscitato grandi polemiche in città. Complice la vicinanza temporale fra delibera e festeggiamenti per il 73esimo anniversario della Liberazione, la polemica risorge, attraverso una lettera congiunta inviata al Sindaco Carlo Bagnasco da una lunga serie di sigle di sinistra: Partito Democratico, Articolo Uno, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Italiana, Possibile, oltrea, naturalmente, alla sezione ANPI di Santa Margherita, Portofino e Rapallo.

L'invito è quello a rettificare la delibera e non commemorare la lapide dei repubblichini. Questo anche in quanto, agli scriventi, la cosa pare cozzare evidentemente con «l'impegno assunto dal Consiglio Comunale che, in data 12 marzo 2018, con una votazione unanime ha approvato un ordine del giorno il cui spirito era di profonda avversione a quanto accaduto nel periodo più buio della storia italiana, con l'occupazione nazista e la conseguente costituzione dello stato fantoccio della RSI». Ci si riferisce cioè a quella famosa «mozione antifascista», di cui Sestri Levante è stata pioniera, che impedisce la concessione di spazi pubblici ad associazioni di stampo neofascista, che alcuni Comuni quali Rapallo hanno a loro volta approvato.