Emergenza Morandi, presidente Toti: "Se via libera, demolizione entro un mese"

Iniziata l'analisi della bozza preliminare del piano di demolizione

Emergenza Morandi, presidente Toti: "Se via libera, demolizione entro un mese"
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“È iniziata giovedì 30 agosto con società Autostrade l’analisi di una bozza preliminare del piano di demolizione che verrà ultimato nei prossimi 6 o 7 giorni circa, non appena saranno effettuati i sopralluoghi indispensabili a stabilire i dettagli del piano stesso". Così il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per l’emergenza Giovanni Toti al termine della riunione che si è svolta ieri, giovedì 30 agosto in Regione Liguria, con il sindaco Marco Bucci e il concessionario del ponte Morandi società Autostrade.

Se il piano verrà approvato da tutti i soggetti competenti, entro un mese potrebbero iniziare i lavori di demolizione

"Questo piano - ha continuato Toti - che dovrà essere valutato da diversi soggetti, prevede complessivamente tempi più brevi rispetto a quelli annunciati inizialmente, con l’utilizzo di diverse tecnologie, con lo smontaggio della parte ovest e la demolizione in parte robotizzata e in parte con esplosivo della parte est. Se il piano verrà approvato da tutti i soggetti competenti, entro un mese potrebbero iniziare i lavori di demolizione”.

"Rimane invariato il nostro obiettivo: riavere un ponte bello e in tempi ragionevoli”

In attesa dell’attuazione del piano di demolizione, il commissario Toti ha spiegato che “sarà necessario porre in essere tutte le azioni utili al monitoraggio della stabilità del manufatto esistente, per consentire alcune misure urgentissime per la città, e per consentire la definizione puntuale del piano di demolizione da parte di società Autostrade. Rimane invariato il nostro obiettivo: riavere un ponte bello e in tempi ragionevoli”.

Il sindaco Bucci ha sottolineato l’urgenza di liberare alcune aree indispensabili per la città

Il sindaco Bucci ha sottolineato l’urgenza di liberare alcune aree indispensabili per la città e in particolare la necessità di procedere il prima possibile con “la riapertura di una via di collegamento con la Valpolcevera, la riattivazione della linea ferroviaria e la possibilità per le famiglie sfollate di rientrare temporaneamente nelle proprie case per recuperare i propri effetti personali”.

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