Ecco chi poteva sapere della pericolosità del ponte Morandi

L'elenco dei nomi di chi poteva sapere della pericolosità del ponte Morandi è stato consegnato dalla Guardia di Finanza alla Procura

Ecco chi poteva sapere della pericolosità del ponte Morandi
Pubblicato:
Aggiornato:

Tredici nomi, che in futuro possono diventare 25, che potevano sapere della pericolosità del crollo del ponte Morandi sono stati consegnati alla Procura dalla Guardia di Finanza.

Crollo del ponte Morandi, l'elenco di chi sapeva della sua pericolosità

La Guardia di Finanza ha consegnato alla procura un elenco di persone che potrebbero avere avuto responsabilità per il crollo di ponte Morandi a Genova. Sono 13 nomi di coloro che si sono occupati del progetto di ristrutturazione del viadotto dal 2015. L'elenco, come riferisce l'Ansa,  potrebbe allungarsi a 25 nominativi nel caso i magistrati decidessero di andare ancora indietro nel tempo.

Le persone che secondo la Guardia di finanza sapevano della pericolosità del viadotto:

  • Fabio Cerchiai (Presidente di Autostrade per l'Italia/Atlantia SPA);
  • Giovanni Castellucci (Amministratore delegato Autostrade);
  • Paolo Berti (direttore centrale operazioni Autostrade);
  • Michelle Donferri Mitelli (direttore maintenance e investimenti di Autostrade);
  • Stefano Marigliani (direttore primo tronco Autostrade);
  • Antonio Galatà (amministratore delegato di Spea engineering, società controllata da Autostrade che avrebbe dovuto eseguire la ristrutturazione ai tiranti);
  • Massimo Bazzarelli (coordinatore attività progettazione ufficio sicurezza di Spea);
  • Massimiliano Giacobbi (responsabile progetto "retrofitting" dei tiranti di Spea);
  • Vincenzo Cinelli (capo Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali, funzionario pubblico);
  • Bruno Santoro (responsabile controlli qualità servizio autostradale, presso la Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali);
  • Giovanni Proietti (capo divisione analisi e investimenti, Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali);
  • Roberto Ferrazza (Provveditore alle opere pubbliche di Liguria e Piemonte);
  • Carmine Testa (capo ufficio ispettivo territoriale del provveditorato alle opere pubbliche).

In corso seduta congiunta Regione Comune di Genova

Intanto è iniziata questa mattina, la seduta straordinaria congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio comunale di Genova. Presente anche il comitato degli sfollati di via Porro, e di molti altri residenti e sfollati di altre zone, dal Campasso a via Fillak. Tensione fuori dalla sala consiliare perchè all'interno non c'è posto per contenere le tante persone che sono andate ad assistere alla seduta.

Nella giornata di ieri, la quarta Commissione regionale presieduta da Giovanni De Paoli, ha approvato le modifiche alle normative sui Programmi regionali di intervento strategico (Pris).

"In sostanza - ha dichiarato De Paoli - abbiamo voluto ampliare la legge 39/2007, inizialmente prevista per gli interventi sulle opere infrastrutturali ritenute prioritarie, anche agli eventi calamitosi non riconducibili soltanto a fenomeni idraulici e idrogeologici. Infatti, per gestire in maniera efficace e il più celere possibile gli interventi di tutela sociale (indennizzi etc.) e le eventuali demolizioni degli immobili nella zona rossa occorre intervenire con questo strumento normativo".

Secondo De Paoli con le integrazioni approvate si prevede che, anche in caso di interventi di demolizione o ricostruzione di infrastrutture nazionali/regionali strategiche, la Regione promuova la definizione del Pris per la realizzazione di tali opere. "Ringrazio tutti i consiglieri commissari, di maggioranza e di opposizione, che hanno votato all’unanimità il nuovo disegno di legge proposto dalla giunta. Il testo del ddl sarà discusso domani durante la seduta straordinaria del Consiglio regionale insieme al Consiglio comunale di Genova per l’approvazione definitiva e l’immediata entrata in vigore con la formula dell’urgenza".

Seguici sui nostri canali