Disabile assunto e «licenziato» nel giro di un giorno: la denuncia

«Domani non si presenti al lavoro», poi solo silenzio, nessuna spiegazione, nessuna comunicazione. Ora Mario Spiezio, invalido di Rapallo assunto in tirocinio all'ospedale di Sestri, vuole risposte

Disabile assunto e «licenziato» nel giro di un giorno: la denuncia
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Mario Spiezio, disabile di Rapallo, assunto per un tirocinio in ASL e lasciato a casa dopo un solo giorno di lavoro: perché? Vorrebbe saperlo anche lui.

Dopo il primo giorno la telefonata: «Domani non si presenti al lavoro»

Affida il proprio sgomento e la propria indignazione alle pagine del Secolo XIX Mario Spiezio, 53enne di Rapallo, per la brutta - e inspiegabilmente breve - esperienza lavorativa all'ospedale di Sestri Levante. Spiezio è un ex manager di una ditta di macchine per caffè: sino a non molti anni fa una vita normale, poi la malattia, un tumore, la chemio, che lo lasciano invalido all'80%, ed il tentativo di continuare a condurre una vita dignitosa. Iscritto al collocamento nella lista dei disabili, riceve e risponde alla chiamata per un tirocinio di due mesi, in portineria al nosocomio sestrese: appena poco più di 300 euro il rimborso mensile, una miseria, ma con il vincolo dell'assunzione al termine dei 60 giorni. Comincia a lavorare il 4 dicembre scorso, ma quella stessa sera la prima doccia fredda: la telefonata che gli annuncia che la sua presenza non è più richiesta a Sestri, ma che sarebbe stato ricollocato presumibilmente all'ospedale di Rapallo. Poi il nulla, nessuno lo contatta più.

Di chi è la responsabilità?

Spiezio si rivolge ad avvocati e sindacati, sinora senza esito. E comprensibilmente si sente preso in giro e si sarebbe atteso, come minimo, una comunicazione scritta, ufficiale, che chiarisse la sua posizione e il perché di tali decisioni. L'ASL 4, sempre sulle pagine del Secolo XIX, risponde oggi che la responsabilità è da attribuirsi alla Città Metropolitana. L'ASL, infatti, «ritenendo la portineria un ruolo non idoneo per questa persona» ne avrebbe dato comunicazione scritta all'Ente, in particolare all'ufficio referente delle Politiche del Lavoro per categorie protette e disabili, e la palla di interfacciarsi con il signor Spiezio sarebbe passata a loro. Nel rimpallo delle responsabilità, però, al momento continua a non essere chiaro in cosa fosse "inidoneo" il rapallese nel ruolo che gli era stato assegnato per il tirocinio. Pure, se tale "inidoneità" è emersa dopo un solo giorno di lavoro, 7 ore, dovrebbe trattarsi di qualcosa di ben evidente: a Spiezio ancora non è stato spiegato. Chissà se davvero - come paventa - Mario Spiezio dovrà rivolgersi a Striscia la Notizia per riuscire finalmente ad ottenere una risposta chiara: dimostrando una volta di più come ai canali istituzionali si debbano sostituire ben più mondane e meno autorevoli realtà, con tutta brutta figura, dunque, delle Istituzioni stesse.

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