Depuratore a Lavagna? Il Comitato "Giù le mani dal fiume Entella" respinge con forza l'idea

Il Comitato dubita anche della concretezza ed affidabilità dell'origine dell'ipotesi, ma a prescindere dice «no ai gigantismi»: le soluzioni debbono essere «a misura delle necessità del territorio»

Depuratore a Lavagna? Il Comitato "Giù le mani dal fiume Entella" respinge con forza l'idea
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«Il Depuratore dove lo metto»? Questa la retorica, e sarcastica, domanda che pone in incipit al proprio comunicato il Comitato Giù le mani dal Fiume Entella, che risponde alle ipotesi di questi giorni che vedrebbero il depuratore comprensoriale poter arrivare a Lavagna.

Depuratore a Lavagna: ipotesi concreta o meno, il Comitato dice no

Il Comitato Giù le mani dal fiume Entella interviene sulle voci di questi giorni, ribattute anche dai quotidiani locali - «peraltro senza citazioni di fonte», bacchetta il Comitato - riguardanti l’individuazione nel Porto di Lavagna dell’area deputata all’installazione del depuratore comprensoriale per il Tigullio Orientale.

Di tale ipotesi il Comitato vorrebbe infatti capire l'origine precisa - e dunque anche la sua concretezza al di là del "gossip" - ma in ogni caso essa è ritenuta «tra l’assurdo ed il ridicolo». Assurdo perché «siamo in zona rossa» e ridicolo «nel considerare che il porto turistico, vocato evidentemente a ben altre finalità, debba ospitare un depuratore di enormi dimensioni quale sarebbe quello comprensoriale».

Per il Comitato si deve «uscire dalla logica del gigantismo, per puntare su impianti più piccoli a misura delle necessità del territorio», anziché insistere «sul depuratore comprensoriale come, per altri versi, sui muraglioni d’argine sul fiume Entella noti come diga Perfigli», insistenza che «denota, in tali circostanze, a parere del Comitato, una perdurante distanza della politica rispetto alle esigenze della gente e del territorio».

 

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