Coronavirus, le cooperative liguri chiedono aiuto alle istituzioni

Stop a scuole e servizi: rilevate ingenti perdite economiche quantificate in non meno di 1,5 milioni di euro al giorno

Coronavirus, le cooperative liguri chiedono aiuto alle istituzioni
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Emergenza coronavirus - L’Alleanza delle Cooperative Liguria ha scritto al Presidente della Regione, Giovanni Toti e al sindaco di Genova Marco Bucci.

Le richieste

"In relazione all’emergenza in corso si rileva ad oggi una serie di problematiche in ordine a fattori socio comportamentali, economici e normativi che rischiano di compromettere l’erogazione dei servizi e la stessa continuità aziendale ed occupazionale di numerose nostre associate.

La scrivente associazione, da una prima analisi e via approssimativa, rileva ingenti perdite economiche legate ai provvedimenti già assunti già quantificate in non meno di 1,5 milioni di euro al giorno – si sottolinea nella lettera inviata -.  La parte principale di queste perdite è collegata all’interruzione di servizi offerti alla Pubblica Amministrazione (scuole, formazione, ristorazione scolastica, assistenza alla persona, servizi socio-educativi turistici e culturali) con conseguenti ricadute anche sulla parte più fragile della comunità ligure.

Nel confermare la nostra piena collaborazione e comprensione per le misure di somma urgenza adottate, vi sottoponiamo alcuni suggerimenti e richieste al fine di contemperare tutela della salute dei cittadini e sostenibilità delle attività economiche del nostro territorio".

In particolare viene richiesto:

  • che anche Regione Liguria venga inserita tra quelle che possono beneficiare delle misure straordinarie nazionali ed europee, affidando al suo Presidente i poteri commissariali previsti nei casi di emergenza, analogamente a quanto avvenuto per la ricostruzione del Ponte Morandi;
  • che al Presidente della Regione Liguria venga affidato il ruolo di coordinamento territoriale sovraordinato alle amministrazioni provinciali e comunali, così come a livello centrale viene richiesto alle Regioni. Ciò anche al fine di evitare interpretazioni soggettive spesso discordanti tra di loro e con le disposizioni normative vigenti, creando in questo modo ulteriore disagio e confusione tra i cittadini ed ostacoli, spesso ingiustificati, alle attività produttive;
  • che si attivi il sistema degli ammortizzatori sociali in deroga; richiesta di sospensione delle rate dei mutui per le imprese e proroga delle scadenze; sospensione del versamento di imposte, tasse e contributi previdenziali; riprogrammazione delle attività della formazione professionale e loro rendicontazione; proroga delle scadenze per gare pubbliche, concorsi e bandi anche collegati alla programmazione europea;
  • che venga istituita una cabina di regia tra le Istituzioni e le Parti Sociali al fine di conoscere preventivamente, e possibilmente condividere in tempo utile, i provvedimenti che si intendono adottare, pur sempre consapevoli del carattere di estrema urgenza di alcune misure.

 

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