Cisterna deragliata a Rapallo, interpellanza urgente a Toninelli

Bagnasco e Cassinelli: «Non devono mai più capitare nuove Viareggio»: il cloroformio trasportato dal treno deragliato a Rapallo non era infiammabile, ma l'evento resta un evidente campanello d'allarme

Cisterna deragliata a Rapallo, interpellanza urgente a Toninelli
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Cisterna deragliata, Bagnasco e Cassinelli sottopongono una interpellanza urgente a Toninelli.

Cisterna deragliata, l'interpellanza

I parlamentari liguri di Forza Italia Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli sottopongono una interpellanza urgente al ministro dei Trasporti Toninelli in merito all'incidente ferroviario di stanotte a Rapallo, nel quale è deragliato il vagone cisterna di un convoglio. Il deragliamento è avvenuto in pieno centro abitato, ma per fortuna non vi sono state perdite e l'unica conseguenza sono stati i disagi per il trasporto dovuti ai forti ritardi in attesa della messa in sicurezza e sgombero dei binari. Ma, spiegano Bagnasco e Cassinelli, «l'incidente è avvenuto in un tratto di ferrovia che attraversa il centro abitato di Rapallo, in un punto in cui i binari sono a ridosso dei palazzi. Il rischio corso è stato notevole, le conseguenze dell'incidente avrebbero potuto essere ben più gravi dato che il treno, carico di cloroformio, poteva innescare una esplosione in pieno centro abitato». Un pericolo, occorre sottolineare, relativo nello specifico, in quanto la cisterna trasportava cloroformio che - contrariamente a quanto battuto inizialmente da molte testate giornalistiche e ripreso dagli stessi Bagnasco e Cassinelli nel loro comunicato - non è infiammabile. Può divenirlo solo in miscela con altre sostanze, ma certo non per questo l'incidente rappresenta un meno grave campanello d'allarme.

I due parlamentari hanno pertanto «interpellato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli, perché Rapallo e la Liguria meritano rassicurazioni e risposte immediate affinché una nuova "Viareggio" non capiti mai più in nessun’altra città italiana. Marco Piagentini, presidente dell'associazione 'Il Mondo che vorrei' che raggruppa familiari e superstiti delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio, infatti, ha riferito sullo ‘svio’ di Rapallo che “l'incidente ferroviario, che per fortuna non ha avuto conseguenze con feriti, è la dimostrazione che Ferrovie italiane non investe sulla sicurezza». A Toninelli Bagnasco e Cassinelli chiedono «di sapere se ed in quali termini temporali il Governo intenda intervenire per verificare quanto accaduto, le responsabilità e se i protocolli di sicurezza siano stati applicati in modo conforme alla normativa in vigore. Inoltre, si chiede di conoscere come intenda affrontare il tema del passaggio di sostanze pericolose e/o nocive nei centri urbani per evitare il ripetersi di tragedie e quali siano gli strumenti di verifica sugli investimenti relativi alla sicurezza che le Ferrovie italiane sono obbligate ad effettuare».

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