"Cantavo le canzoni di Ligabue per il Tigullio e poi mi sono ritrovato nel suo musical: che gioia!"

Nel format di Ligabue «Balliamo sul mondo» c’è anche un chiavarese: Michele De Paola

"Cantavo le canzoni di Ligabue per il Tigullio e poi mi sono ritrovato nel suo musical: che gioia!"
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C’è anche un chiavarese nel musical “Balliamo sul Mondo”: si tratta di Michele De Paola, 28 anni. Diplomato al Teatro Stabile di Genova, Premio Gino Cervi 2016, Michele si sta facendo riconoscere sia a teatro che in diverse produzioni televisive.

Il personaggio

Michele, raccontaci la tua nuova avventura nel musical “Balliamo sul Mondo”.

"E’ un’avventura bellissima ed esaltante: abbiamo esordito al Teatro Nazionale di Milano, e ora gireremo tutta Italia. Il musical, oltre ad avere la direzione creativa di Luciano Ligabue, segue la regia di Chiara Noschese, mentre la produzione e gli arrangiamenti musicali sono a cura di Luciano Luisi. Il fil rouge sono ovviamente le canzoni del Liga: è la storia di un gruppo di compagni di classe che si incontra al Bar Mario per festeggiare il Capodanno 1990, e che poi si ritrova, 10 anni dopo, a festeggiare il 2000: ognuno ha il suo percorso, il musical tocca diversi temi, la gioventù, e la spensieratezza, l’amore e l’amicizia, i cambiamenti, insomma, la vita. Il mio personaggio, Matteo, fa un po’ da mediano ed è proprio lui che decide di radunare i suoi amici con la promessa di rincontrarsi nel 2000: ovviamente molte vite sono cambiate, il clima spensierato se n’è andato, e... non vi dico di più, se no vi rovino la sorpresa!".

Si può dire che sei cresciuto con le canzoni di Ligabue: con il gruppo dei Gin Fizz portavate in giro ai concerti nel Tigullio proprio le sue canzoni.

"Sì, allora ero adolescente, avrò avuto 16 anni ed ero la voce del gruppo. Oltre a proporre pezzi nostri, suonavamo tutte le sue canzoni, quindi ritrovarmi nel suo musical e cantare i suoi più grandi successi a distanza di tempo... mi sembra quasi surreale!".

Hai avuto modo di incontrare Ligabue?

"Luciano è venuto spesso alle prove e ha partecipato attivamente alla realizzazione di questo musical, collaborando per i dialoghi: queste canzoni sono sue e sono parti importanti della sua vita, per me è un’emozione fortissima poter prendere parte a questo suo progetto. Si è mostrato entusiasta dello spettacolo, qualcuno ha detto che si è anche commosso in platea, e alla prima è venuta a “fare merda” con noi (nel gergo teatrale “Merda, merda, merda! è il più grande augurio che si possa fare, ndr). Considero Ligabue una persona splendida, un artista a tutto tondo che sa il fatto suo: ci ha dato tanti consigli. Una grazie va anche alla regista, Chiara, che ha saputo ben amalgamare un gruppo molto affiatato e che ci ha dato la libertà di esprimerci: si è creata una bella empatia, ogni sera è un eterno gioco, non tutte le repliche sono uguali. La trovo una compagnia splendida, con un “materiale umano” meraviglioso".

Senti, mi è venuta una curiosità: come hai fatto ad entrare nel cast?

"Guarda, come tante cose, è successo quasi per caso: io ho una formazione di prosa e ho sempre fatto spettacoli di prosa. Una collega un giorno mi sente e mi dice, “Fai un provino per un musical, secondo me hai talento!”. Non me la sentivo, con tutte le persone che studiano appositamente in questo settore. Beh, l’estate scorsa (2018) mi sono letteralmente “lanciato” in questo provino al Nazionale, c’era da portare un monologo e due canzoni pop: devo confessarti che mi sentivo un po’ una pecora nera mentre aspettavo di entrare, circondato da colleghi di musical. Alla fine mi hanno comunicato che ero stato preso, non ti puoi immaginare che gioia! Ma per capire di che musical si trattasse, ho aspettato mesi: quando ho scoperto che era su Ligabue, ero commosso. Mi sono ritrovato all’improvviso in mondo totalmente nuovo, con un ruolo tra l’altro neanche secondario, ho vissuto tante emozioni diverse, paura ("Ce la farò?", mi sono chiesto spesso), entusiasmo, impegno. Alla fine è andata. Proprio con Ligabue. Chiamalo karma, destino, casualità, di una cosa sono sicuro: è un’avventura meravigliosa, credimi!".

Claudia Sanguineti

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