Camogli modello d'accoglienza

Al convento sono 16 le ragazze, nella struttura «Cas»

Camogli modello d'accoglienza
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Il borgo e l'accoglienza: dopo le borse-lavoro il futuro è proprio qui.

Accoglienza grazie alle borse - lavoro

Si stanno concretizzando le opportunità nate dai progetti borse-lavoro, che coinvolgono le giovani richiedenti asilo, ospitate al convento di Sant'Anna – progetto Stella Francescana – coordinato da Suor Rosa. Le competenza e le qualifica sono state acquisite sul campo con successo e i datori di lavoro sono entusiasti. Al convento sono 16 le ragazze, nella struttura «Cas».

Suor Rosa ha fatto in modo che l'integrazione si realizzasse attraverso progetti concreti come questo, sebbene non obbligatorio per l’ente ospitante: «Ma queste persone - spiega la religiosa - hanno diritto a imparare un mestiere e inserirsi nella società: è questa la vera carità e solo così l'emergenza può diventare normalità. Sono fiduciosa perché l'integrazione passa attraverso la buona volontà: se i progetti ci sono, perché non approfittarne?». Le giovani hanno lavorato in strutture per anziani e disabili a Genova, l'associazione «Outdoor di Portofino» e al borgo, dove i lavori stagionali si rinnoveranno.

La borsa-lavoro prevede un periodo di prova col tutor. Dopo l'affiancamento si va avanti da soli 6 mesi. I risultati sono sorprendenti. Lo testimonia Pino Cigna de «La Boutique dello Yogurt», in passeggiata a mare, dove Osas è diventata una di famiglia: addirittura chiude il locale. «Di tante dipendenti - spiega Pino - è la migliore. Le abbiamo insegnato tutto e ora può gestire l’attività al 70%. Parla inglese, è ordinata e gentile. Mia moglie Gianna ha anche iniziato a farle conoscere la musica italiana. Mi sono reso conto che l'integrazione è questa. Nella ‘Giornata dei diritti’ abbiamo cantato insieme». Anche Claudio Bardocci del «Room & Breakfast Al Piccolo Scoglio», ha assunto Belem, a inizio aprile, con borsa-lavoro rinnovabile ogni 3 mesi: «Ora la inquadriamo col nuovo contratto - spiega - anche lei è contenta. E’ capace e ha capito il mestiere (addetta ai piani), è socievole e affettuosa, per noi una di famiglia». Della possibilità d’inserimento lavorativo, Bardocci l’ha saputo da Luisa Leali Rizzi, del ristorante ‘O Magazin’: «Con Enjoy – spiega Rizzi – è stata subito intesa: sfiletta il pesce, è dolce ed educata. Spero che torni».

Paola Mezzacasa del ristorante ‘Lo Spuntino’, ha nel team: Branny, seguita dal figlio Silvio che le spiegato tutto sul pesce. «Ormai quando arriva il fornitore - spiega Paola - Branny sa come conservarlo, pulirlo e prepararlo per la cucina: si è rivelata una preziosa collaboratrice».

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