Antonio Segalerba spiega le ragioni e le critiche sul depuratore

«Nonostante ci siano incertezze su tempi e costi, parliamo di un’area di 90 mila metri quadrati a disposizione della città»

Antonio Segalerba spiega le ragioni e le critiche sul depuratore
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Il presidente del consiglio comunale di Chiavari e delegato della Città Metropolitana Antonio Segalerba, commenta ragioni e critiche della scelta della realizzazione del depuratore in Colmata a mare.

Segalerba, le ragioni e le critiche sul depuratore

«Accolgo le ragioni e le critiche fatte. Nonostante ci siano incertezze su tempi e costi, parliamo di un’area di 90 mila metri quadrati a disposizione della città». I costi, secondo le prime indiscrezioni si aggirerebbero tra i 60-70 milioni di euro, per un impianto che costerà poco più di quello previsto al Lido. «Dopo tutti gli studi, approfondimenti e le analisi del caso, abbiamo ragionato su tre elementi: il primo la collocazione sul fronte mare, eliminando la scelta del depuratore al Lido; il secondo la costruzione del nuovo impianto inserendolo nel contesto paesaggistico ambientale; il terzo gli oneri, con la realizzazione della nuova passeggiata a mare e la piastra di 9 mila metri quadrati, dal campo sportivo fino all’area lavori del porto turistico».

Nella contropartita, anche la realizzazione dell’area verde con percorsi ciclo pedonali e l’arena che circonderà il rinnovato campo a 11 della Colmata: «Nella nuova area no a nuove cementificazioni, ma piccoli volumi (ristoranti, chioschi, bar) con sistemi di concessione. Corretto che potrebbe crearsi una lunga passeggiata a mare ciclo pedonale da Zoagli a Carasco; auspichiamo che le tubature dell’impianto possano attraversare il lungo Entella e creare la nuova pista ciclabile». Sui tempi, per arrivare alla progettazione esecutiva ci vorrà un anno e mezzo/due: «Dopo la conferenza dei servizi, puntiamo a iniziare i lavori entro la fine del mandato».

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