La Pro Recco espugna Eger

La Pro Recco vince la combattuta e ruvida partita di Champions: il presidente Felugo interviene sull'arbitraggio europeo, molto diverso da quello italiano

La Pro Recco espugna Eger
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Colpo grosso in Ungheria: la Pro Recco espugna Eger per 4-6 al termine di una partita ruvida ma sempre in controllo.

Pro Recco - Eger 4-6

Ancora privo di Tempesti e Sukno, Vujasinovic fa riposare Figari e schiera l'asso di coppa Ivovic. La Bitskey Aladàr è una piscina tradizionalmente calda che però non mette in soggezione i biancocelesti. La Pro Recco passa dopo 140 secondi grazie a Molina che da posizione 5 infila Mitrovic con un diagonale perfetto. Palla al centro e l'Eger pareggia su rigore trasformato da Rasovic. Vujasinovic chiama il time out ed ecco arrivare il vantaggio con un'azione straordinaria concretizzata dal duetto Bodegas - Aicardi al centro. La controfuga di Di Fulvio, a cento secondi dalla sirena, vale il +2 Pro Recco.
Equilibrio nella prima metà del secondo tempo, rotto ancora da un rigore di Rasovic, il secondo, conquistato da Bedo. La reazione dei biancocelesti è veemente con Molina a bucare Mitrovic da posizione centrale e Ivovic a gonfiare la rete sfruttando la sosta nel pozzetto di Cuckovic. L'Eger però ha un Rasovic in serata di grazia che infila Volarevic, in doppia superiorità, nell'ultima azione offensiva degli ungheresi prima del cambio campo.
Si riparte e la Pro Recco va subito a segno alla prima azione: Di Fulvio imbecca Ivovic con un lancio millimetrico e il numero 7 non perdona. È ancora Rasovic, da posizione 5, a tenere a galla i suoi con un diagonale magistrale. Il 4-6 che chiude il terzo parziale non cambia negli ultimi otto minuti con i portieri in cattedra e i pali a respingere gli assalti offensivi delle due squadre. La Pro Recco torna a casa con tre punti preziosissimi.

«Disomogeneità con l'arbitraggio nostrano, in Italia si fischiano troppi falli»

«Abbiamo assistito ad una partita di alto livello - afferma il presidente Maurizio Felugo - si è vista un'altra pallanuoto rispetto al campionato italiano, merito soprattutto di un metro di arbitraggio completamente diverso: sono convinto sia necessaria uniformità di giudizio tra le direzioni arbitrali del nostro campionato e quelle europee. L'incontro in programma domenica e lunedì prossimo sarà la giusta occasione per confrontarsi. Nel big match di sabato contro la Sport Management sono stati fischiati ben 17 controfalli complessivi, questa sera uno solo. Penso si debbano prendere ad esempio gli arbitraggi della Finale di Supercoppa Len, dei mondiali di Budapest e di tutte le partite di questa Champions League. Sono fiducioso che il nuovo ruolo dei commissari tecnici Campagna e Conti nel giudicare gli arbitraggi del campionato possa portare a vedere sempre meno disomogenità nella direzione della gara».

«Sono molto soddisfatto perché come avevo detto prima della partita sarebbe stata una battaglia e così è stato - aggiunge mister Vujasinovic -. Abbiamo retto molto bene l'impatto fisico davvero incredibile dell'Eger e alla fine abbiamo vinto più che meritatamente».

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