Tunnel Fontanabuona, botta e risposta fra Paita e Giampedrone

Reciproche accuse su chi sia responsabile dell'eterno arenarsi del progetto di collegamento viario per ridare spinta all'industria e al commercio della Valle, ma di fatti pochi

Tunnel Fontanabuona, botta e risposta fra Paita e Giampedrone
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Tunnel Fontanabuona, il progetto eterno al centro della polemica politica da campagna elettorale, ma alle reciproche accuse non segue nulla di concreto.

Tunnel Fontanabuona: «opera fondamentale»... per ora solo elettoralmente

Del progetto di tunnel che colleghi la Fontanabuona - in crisi industriale e commerciale - con le coste si continua a parlare, un'eterna tela di Penelope che non vede mai la luce. In questi giorni è avvenuto un botta e risposta politico fra Raffaella Paita - capogruppo PD in Regione e già assessore alle Infrastrutture nella seconda giunta Burlando - e Giacomo Giampedrone, assessore attuale della giunta Toti. Sulle pagine del Secolo XIX di oggi la Paita accusa di inazione l'Amministrazione Toti, dopo che nel suo mandato un progetto si era avviato, e sfida Giampedrone al confronto. Questi, di contro, indica che la responsabilità sia da individuarsi nel governo, e nell'attuale ministro Delrio, da cui non sono arrivati segnali, auspicando dopo le elezioni un governo «autonomo» che possa tornare ad interessarsene.

Ma ecco arrivare la controreplica del capogruppo PD, che accusa Giampedrone di mentire. «Sul Tunnel della Fontanabuona l’assessore Giampedrone, ancora una volta, non dice le cose come stanno e prova, a sproposito, a tirare in ballo il Governo per nascondere l’immobilismo della sua Giunta. Quando ero assessore alle Infrastrutture le opere potevano essere realizzate con il progetto definitivo ed era proprio a quel punto che eravamo arrivati con il Tunnel. E quindi eravamo pronti per partire.
Poi però è subentrata la Giunta Toti e nel frattempo è cambiata anche la legge. Per avviare i lavori oggi serve il progetto esecutivo ed è lì che Giampedrone non racconta la verità. Perché non solo la Giunta Toti non ha trovato i soldi per l’opera, ma non è neppure andata avanti con la progettazione e quindi, in mancanza di un progetto esecutivo – che la Regione poteva realizzare in questi due anni e mezzo – il ministero non può finanziare il Tunnel o inserirlo nella convenzione con Aspi. Sta tutto qui il nocciolo della questione: niente progetto, niente Tunnel. Sono Giampedrone e la Giunta Toti a bloccare l’iter di quest’opera fondamentale».

Insomma, come auspicato nelle scorse settimane dallo stesso Partito Democratico, il Tunnel entra a far parte della campagna elettorale. E lì, tanto per cambiare, si ferma, al gioco del rimpiattino delle responsabilità e delle rivendicazioni. E intanto in Fontanabuona nulla di concreto si muove né si vede all'orizzonte. Ulisse è ancora in alto mare.

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