Piano di Protezione Civile, Partecip@TTIVA auspica informazione più capillare

«La campagna prosegua con esercitazioni e dimostrazioni pubbliche»

Piano di Protezione Civile, Partecip@TTIVA auspica informazione più capillare
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Piano di Protezione Civile a Cogorno, per Alberto Govi e Stefania Lenzi l'informazione sulle misure di autoprotezione è un punto di partenza.

Piano di Protezione Civile, Partecip@TTIVA propone esercitazioni pubbliche

«La Commissione Consigliare di Giovedì 5 ottobre a Cogorno è stata l'occasione per avere le risposte all'interrogazione presentata da Partecip@TTIVA nell'ultimo Consiglio Comunale, ma anche ad alcune criticità da noi sollevate durante il Consiglio del dicembre 2016», scrivono i consiglieri comunali Alberto Govi e Stefania Lenzi. «Con tali interrogazioni si voleva richiamare l'attenzione proprio su alcuni obblighi ancora inevasi prescritti dal Piano di Protezione Civile Comunale approvato nell'agosto 2015, quali l'emissione di ordinanze permanenti rivolte ai proprietari di locali posti in aree esondabili e l'organizzazione di esercitazioni per la cittadinanza».

Dopo aver ascoltato le ragioni dell'Amministrazione e dei tecnici, i consiglieri di Partecip@TTIVA affermano di comprendere almeno in parte le problematiche che tali misure potrebbero comportare. «Abbiamo pertanto condiviso con l'Amministrazione - continuano Govi e Lenzi - la necessità di studiare azioni diverse per perseguire l'obiettivo che si prefigge il Piano, ovvero di sensibilizzare in maniera capillare e puntuale quei cittadini e quelle attività che realmente corrono il rischio maggiore di allagamento in occasione di forti precipitazioni. Sul fronte dell'informazione si è ragionato su quanto fatto finora. A nostro avviso, la diffusione delle misure di autoprotezione deve rappresentare il punto di partenza di una campagna di informazione che ha bisogno di proseguire su livelli diversi. Per questo, l'organizzazione di esercitazioni che coinvolgano la cittadinanza o in maniera mirata la popolazione scolastica e le altre strutture di protezione civile sul territorio, possono rappresentare un valido passo in avanti per una gestione consapevole dell'emergenza».

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