Candidature PD: la Paita è «onorata», meno entusiasta parte dell'elettorato

La candidatura di Raffaella Paita come capolista nella circoscrizione plurinominale Genova/La Spezia entusiasma lei e scatena le ire delle correnti più a sinistra dell'elettorato PD: strappi ricucibili?

Candidature PD: la Paita è «onorata», meno entusiasta parte dell'elettorato
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Paita: «Sono onorata. È una sfida da giocare in squadra con umiltà e unità per il lavoro, la sanità, i diritti».

Raffaella Paita capolista nella circoscrizione Genova/Spezia

Raffaella Paita, capogruppo PD in Regione Liguria, è ora anche capolista nella circoscrizione plurinominale Genova/La Spezia, in vista delle prossime elezioni nazionali di marzo. «Sarà una sfida da giocare in squadra con umiltà e unità – dichiara  – orgogliosi di fare parte di un gruppo forte, rappresentativo, esperto e motivato. È una battaglia da giocare insieme, con la massima coesione di tutti i candidati e di tutto il partito, con la consapevolezza che se giochiamo bene le nostre carte, possiamo vincere. Ci metterò cuore, umiltà e impegno. Faremo questa campagna ascoltando soprattutto chi è rimasto indietro, chi magari non ci crede più ma vuole ancora sperare in una società più giusta e in un Paese migliore. Ad ogni proposta demagogica risponderemo con i risultati raggiunti e idee nuove e concrete per il lavoro, per la sanità, per i diritti. Conosciamo bene il nostro territorio e lo amiamo. Vogliamo rappresentarlo al meglio, come merita».

Parte dell'elettorato PD in rivolta

Meno entusiasta parte dell'elettorato PD, che di cattivo occhio vede la candidatura della Paita dopo i precedenti di governo regionale. A Recco, ad esempio, Luciano Port del PD ha convocato per lunedì 29 gennaio 2018 alle ore 18 un incontro «di amici che si riconoscono nell’area della sinistra del partito per valutare assieme la situazione, che oltretutto non prevede nessun genovese nelle posizioni preminenti ma soltanto sodali del capo Renzi».

Da mal di pancia a terremoto interno tavolta il passo è breve, e la Paita proprio risulta indigesta a Port: «A noi è toccata come capolista tale Raffaella Paita che ben ricordiamo per i danni prodotti ai tempi delle elezioni regionali che ci costarono la perdita della regione e l’inizio del tracollo elettorale del PD. Risulta difficile accettare tale imposizione e quindi mobilitarci per un successo del partito».

Chissà se per Raffaella Paita anche questa frangia di elettorato fa parte di chi «magari non crede più ma vuole ancora sperare in una società più giusta e in un Paese migliore», e dunque da ascoltare.

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