Sestri Levante in lutto, è morto Carniglia detto Ventu a Tera

Lutto nel Sestri Levante per la morte di Giovanni Carniglia. L’ex terzino corsaro negli anni ’60 e ’70 è morto stanotte all’età di 81 anni. Recentemente “Ventu a tera”, così soprannominato dai tifosi e non solo, era ricoverato all’ospedale di Sestri Levante. L’ultima volta che Carniglia aveva varcato l’entrata dello stadio Sivori era nel maggio del 2015 quando aveva ritirato un premio conferitogli dall’Unione Sportiva Sestri Levante 1919 per “il suo carisma, giocatore simbolo” insieme a Roberto Perfetti e Massimo Brusco, altre due bandiera dell’Unione.

L'ex terzino corsaro negli anni '60 e '70 era una delle storiche bandiere dell'Unione

A dispetto della bassa statura, Carniglia da calciatore aveva un’ incredibile elevazione: faceva dell’anticipo la sua arma. Egisto Pandolfini, allenatore dell’Empoli, lo aveva visto giocare contro la sua squadra e lo voleva a tutti i costi con sé in Serie C, sicuro trampolino di lancio per arrivare alla Fiorentina, in Serie A. L’anticipo di 6 milioni di lire era già stato versato al Sestri Levante ma “Ventu a tera” rifiuta come, in seguito, farà con l’Alessandria. Non voleva lasciare il padre a lavorare da solo nella azienda vinicola della famiglia Zolezzi nella frazione di Riva Ponente. La leggenda narra che la poderosa elevazione di Carniglia era dovuta al fatto che, da fermo, riusciva a saltare e a salire sopra le botti di vino. Il calcio professionistico aveva perso un sicuro protagonista per la gioia dei tifosi corsari. Ventu a tera continuerà a "soffiare" sul Sivori fino al 1975, quando appenderà gli scarpini al chiodo a 39 anni.

Stasera sarà recitato il rosario, domani verranno celebrati i funerali

Stasera alle 19 sarà recitato il rosario presso le camere ardenti dell'ospedale di Sestri Levante mentre domani, lunedì 20 novembre, alle 15:30 saranno celebrati i funerali nella chiesa di San Bartolomeo della Ginestra