5 milioni dalla Regione ai servizi per l'infanzia

L'obiettivo è ridurre le spese a carico delle famiglie, sostenere nidi e scuole per l'infanzia paritarie, riqualificare gli edifici scolastici

5 milioni dalla Regione ai servizi per l'infanzia
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In arrivo dalla Regione 5 milioni di euro destinati a 128 comuni per potenziare i servizi per l'infanzia dagli 0 ai 6 anni su tutto il territorio.

Viale: «Obiettivo ridurre le spese a carico delle famiglie»

Circa 5 milioni di euro destinati a 128 Comuni per potenziare la rete dei servizi educativi per l’infanzia pubblici e privati convenzionati e delle scuole dell’infanzia comunali e paritarie su tutto il territorio regionale. La Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore alle Politiche sociali Sonia Viale, dell’assessore all’Istruzione e Formazione Ilaria Cavo e dell’assessore all’Edilizia Marco Scajola, ha approvato l’elenco dei Comuni beneficiari e la ripartizione delle risorse inserite nel "Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato dei servizi di educazione e di istruzione per bambine e bambini dalla nascita sino a sei anni" approvato in Conferenza Unificata il 2 novembre scorso.

Le risorse verranno utilizzate dai Comuni per il potenziamento della rete di asili nido e scuole per l’infanzia, così da incrementare l’offerta e ridurre, al contempo, la soglia massima di partecipazione alle spese da parte delle famiglie, per la stabilizzazione delle sezioni primavera, per la riqualificazione, anche energetica, e la messa in sicurezza di edifici scolastici di proprietà pubblica già esistenti e sottoutilizzati o per la costruzione di nuovi edifici, per il sostegno alla qualificazione del personale educativo e docente e per la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.

Lo stanziamento a livello nazionale per il 2017 ammonta a 209 milioni di euro, ripartiti per il 40% in proporzione alla popolazione fra 0 e 6 anni (dati Istat), per il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015 e per il 10% in proporzione alla popolazione 3-6 anni non iscritta alla scuola dell’infanzia statale, così da garantire un maggiore accesso. Alla Regione Liguria spettano dunque 4.870.526 euro. Entro il 20 novembre Regione Liguria comunicherà l’elenco dei Comuni ammessi al finanziamento al Miur che provvederà direttamente all’erogazione delle risorse, sulla base della documentazione inviata dai Comuni a Regione.

«Nonostante i tempi stretti, Regione Liguria – affermano la vicepresidente Viale e gli assessori Cavo e Scajola – ha portato a termine tutte le procedure necessarie per garantire l’arrivo sul territorio di queste risorse, destinate a incrementare l’offerta educativa rivolta ai bambini fino a sei anni e ridurre le spese a carico delle famiglie, garantendo anche una qualità dell’offerta elevata e omogenea su tutto il nostro territorio. La delibera è il frutto di questo lavoro, realizzato in perfetta sintonia tra i tre assessorati, al fianco dei Comuni e in costante dialogo con Anci Liguria».

In tema di sezioni primavera, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Cavo, ha approvato un ulteriore finanziamento di 130mila euro a favore delle 86 sezioni primavera liguri. «Manteniamo così l’impegno che ci eravamo assunti in sede di variazione di bilancio – afferma l’assessore Cavo - per garantire questo servizio socio-educativo che va incontro alle esigenze delle famiglie, fornendo loro risposte concrete sui servizi della prima infanzia». Le sezioni primavera contribuiscono alla diffusione di una cultura attenta ai bisogni e alle potenzialità dei bimbi più piccoli, fino all’età di sei anni. Annualmente, per la realizzazione sul territorio regionale del servizio educativo per bambini fra i 24 e i 36 mesi, Regione Liguria sottoscrive un’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale. Per l’anno scolastico 2017/18 il contributo statale assegnato alla Liguria ammonta a 370.528,79 euro, che si sommano alle risorse stanziate con la succitata delibera e previste nella recente legge regionale di variazione di bilancio.

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