Edifici religiosi sepolti dalle alluvioni tornano alla luce

Visita guidata al sito archeologico di San Marziano e presentazione di quello di Sant’Eufemiano

Edifici religiosi sepolti dalle alluvioni tornano alla luce
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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio a Carasco tornano ad essere visibili e visitabili due edifici religiosi sepolti dalle alluvioni: la
Chiesa di San Marziano e il Monastero di Sant’Eufemiano.

Domenica 24 settembre la presentazione e le visite

Recenti indagini archeologiche, realizzate dalla Soprintendenza e dall’Università, hanno portato alla luce le straordinarie testimonianze di due edifici religiosi medievali, che erano stati celati dalle molteplici e catastrofiche alluvioni, che nel corso dei secoli hanno devastato Carasco.

In località Piani gli scavi realizzati in funzione del recupero dell’edificio rurale che ingloba la Chiesa medievale di San Marziano hanno fatto riemergere le strutture di quest’ultima, in particolare l’abside con i suoi intonaci, gli altari e i pavimenti.

A Graveglia è stata, invece, la demolizione della canonica che si trovava a ridosso della Chiesa di Sant’Eufemiano, a mettere in luce murature databili all’XI secolo: sono quelle dell’importante monastero la cui esistenza era nota grazie alle fonti scritte, ma di cui si era completamente persa la localizzazione. Sono state individuate inoltre alcune sepolture che lì erano localizzate prima che vi sorgesse la Chiesa. La proiezione commentata delle riprese realizzate nel corso degli scavi a Sant’Eufemiano permetterà di cogliere l’importanza che il complesso ecclesiastico rivestiva nel passato. Questa sarà realizzata nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo di Carasco, che si trova a poche decine di metri da San Marziano.

Il recupero dell’edificio di San Marziano permetterà di apprezzare lo spessore storico delle vicende che lo hanno interessato nei secoli, ma non sarà purtroppo possibile mantenere in vista le fasi più antiche della Chiesa. Pertanto questa visita guidata costituisce un’eccezionale occasione.

L’evento è promosso e organizzato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova) in collaborazione con il Comune di Carasco e l'Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia (DAFIST).

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