Città Metropolitana, il bilancio. Nell'entroterra le zone più colpite dal maltempo

Dal ponte di Comorga chiuso a Carasco alla galaverna in Valle Stura, sino alla strage di alberi in Val d'Aveto

Città Metropolitana, il bilancio. Nell'entroterra le zone più colpite dal maltempo
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Piogge intensissime, soprattutto a levante, temperature glaciali nell’entroterra genovese di ponente con galaverna e anche nevicate in alta Valle Stura, devastanti bufere di vento in Val d’Aveto e nelle altre valli del levante. E’ questo il quadro di una giornata difficilissima per il maltempo, anche per la rete viaria della Città Metropolitana di Genova dove gli interventi sono proseguiti senza soste.

Chiuso il ponte di Comorga a Carasco

Nel levante le forti precipitazioni hanno gonfiato i corsi d’acqua e per motivi di sicurezza, con il Lavagna in piena, la Città Metropolitana ha da poco chiuso il ponte di Comorga, a Carasco, sulla SP225.

Strage di alberi nella Val d'Aveto: SP 586 chiusa in alcuni tratti

Nella parte orientale del territorio le temperature sono rimaste relativamente alte per l’influsso dei venti da Sud, ma le raffiche violentissime hanno fatto strage di alberi sulle strade della Val d’Aveto, dove la SP586 resta chiusa nelle località Squazza, Temossi e Campori perché il buio rende troppo rischioso proseguire le operazioni, che riprenderanno con le prime luci di domattina, delle squadre e dei mezzi della Città metropolitana chiamati a innumerevoli interventi in questa e nelle altre valli del levante per rimuovere tronchi e rami abbattuti.

In valle Stura la galaverna

Clima totalmente diverso, con temperature ancora sotto lo zero, nelle vallate Stura e Scrivia, ma anche in queste zone gli alberi crollati sulle carreggiate sono stati tantissimi, spezzati non dalle raffiche, ma dalla galaverna, mentre a Tiglieto sono entrati in azione anche gli spazzaneve della Città Metropolitana. Per tutta la giornata uomini e mezzi della viabilità metropolitana non hanno smesso di rimuovere tronchi e rami anche nell’entroterra di ponente, ma la galaverna continua ad abbattere altri alberi sulle carreggiate.

Sulla SP56 di Barbagelata caduti diversi alberi

Per questo resta chiusa la SP456 del Turchino fra la galleria di valico e la località Fado nel Comune di Mele, con la ripresa degli interventi nelle prime ore di domani e sono chiuse anche la SP7 della Castagnola (a metà tracciato nel Comune di Ronco Scrivia sempre per cadute di alberi spezzati dal ghiaccio), la SP53 della Bastia (fra i km. 2 e 4 nel Comune di Busalla), chiusi gli ultimi quattro chilometri della SP8 di Vobbia e per formazione di ghiaccio e galaverna chiusa anche la SP73 del Faiallo che sale a più di mille metri di quota. Il transito, avverte il centro operativo metropolitano, è comunque difficoltoso su diverse provinciali per il rischio di rami e piante sulla strada, anche sul tratto della SP456 fra Masone e Campo Ligure e in altre zone interne del territorio, come sulla SP56 di Barbagelata dove sono state segnalate cadute di alberi e altre piante sono state rimosse anche dalla SP58 della Crocetta.

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