Soccorso animali selvatici, benvenuti... nella giungla

Spesso chi trova un animale per strada non sa cosa fare: l'ultima trovatella, una volpe. Ecco i suggerimenti di Ayusya

Soccorso animali selvatici, benvenuti... nella giungla
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Animali selvatici ritrovati per strada, che fare? Arriva l'appello di Aysuya.

L'ultima trovatella, una volpe

L'ultima trovatella, una volpe (vedi foto in alto). "Questa volpe è stata trovata in zona San Pietro Vara la notte scorsa - racconta Aysuya -. Ha un forte trauma al capo ma, il problema grande è che è in allattamento. Chiunque si trovi a passare per quei posti o conosca chi ci vive o chi ci passerà e notasse dei giovani volpacchiotti soli, ci chiami immediatamente al 349/1594899. Se potete poneteli con grazia in uno scatolone e portateceli: da soli non hanno possibilità di sopravvivenza".

Il preambolo:  consegnare l'animale? Un'avventura

Il sig. Bruno si trovava intorno alle 00,20 in zona San Pietro Vara allorquando scorge una volpe accasciata in mezzo alla strada, presumibilmente investita. "Ha provato quindi a chiamare la Croce Bianca rapallese i quali hanno riferito di occuparsi solo di cani e di gatti, suggerendo di chiamare il 1515 - riferiscono dall'associazione -. Questi hanno risposto di contattare il 112. Il 112 ha risposto che avrebbero dovuto fare alcune chiamate e che lo avrebbero ricontattato. A quel punto il sig. Bruno prendendo con sé l'animale ferito, si è recato nella caserma dei Carabinieri di Sestri Levante i quali dopo aver eseguito alcune telefonate interne, non hanno trovato soluzione. Nel frattempo si sono fatte le 4 di mattina. Il sig. Bruno, con l'ausilio di una parente ha contattato Ayusya la mattina seguente, la volpe è stata accolta nel frattempo dal soccorritore.

Cosa fare quando si trova un animale importante?

"Al momento del ritrovamento di un animale in difficoltà più o meno importante, sia esso un tasso, un istrice, una volpe, una poiana, un gabbiano, un merlo, un cardellino, ecc. il cittadino non sa che fare - ricorda Ayusya - sempre che questo sia particolarmente motivato, incomincia una "via crucis" di rimpalli, rifiuti, scherni e quant'altro, da parte dei vari interlocutori".

Gli operatori dell'ex 118 (a cui sarebbero destinate tutte le telefonate riguardanti un animale ad esempio investito come previsto anche dal nuovo Codice della Strada- che obbliga, pena una denuncia per omissione di soccorso, di fermarsi nel caso si sia investito un animale o lo si sia rinvenuto sulla strada) "non hanno istruzioni esaustive e spesso sono costretti a fornire recapiti telefonici, anche di persone private, per conoscenza personale delle singole realtà".

Pericoloso il fai da te

Questa situazione favorisce un ritiro, da parte del cittadino, dalle procedure, spesso poco chiare anche ai servizi veterinari, incrementando la pratica del soccorso "fai da te" il quale, se da una parte è un modo per coinvolgere le persone a vivere il territorio con passione, dall'altra è un mezzo pericoloso che può scivolare nel maltrattamento animali, poiché un individuo non istruito può fraintendere alcuni segnali da parte del "paziente" ed agire di conseguenza. "Ciò naturalmente nel caso più ottimista, diversamente il cittadino si girerà dall'altra parte lasciando l'animale in difficoltà".

Due appelli

"In questo contesto rivolgiamo congiuntamente due appelli: il primo rivolto a tutti i cittadini: nel caso in cui un animale sia stato investito da voi o da altri non tirate dritto: chiamate il 112 e, nel caso non abbiate trovato risposte, provate con noi. Non abbiamo la bacchetta magica ma tanta fantasia, buona volontà ed esperienza e, nel caso in cui nessuno di noi potesse raggiungervi, qualcuno telefonicamente vi darà dettagliate istruzioni che, se accolte favorevolmente, potranno risolvere qualcosa (Gruppo recupero fauna selvatica ungulati 3474519941; ATC GE20108392361/ 0185301017; recuperatore Fugazzi per la Val d'Aveto 3475550340; Ass.Ayusya Onlus cell. 3491594899; recuperatore Moggia 3292030143)".

Il secondo rivolto alla Regione Liguria: "E' necessario realizzare un incontro rivolto alla costituzione di un coordinamento riconosciuto che abbia come finalità proprio il soccorso ed il recupero della fauna selvatica in difficoltà nel comprensorio chiavarese (forse anche in altri) con possibilità d'intervento riconosciute ed eventuali deroghe per mezzi di trasposto e luoghi di ricovero. Auspicando un'attenzione da parte di tutti finalizzata al benessere animale ed alla salvaguardia di varietà selvatiche si rimane in fiduciosa attesa".

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