Risso, il medico chiavarese primario a Trieste

Dal 1° agosto il dottore chiavarese Francesco Risso lavorerà all’Ospedale Burlo Garofolo, sempre nel reparto di Intensiva Neonatale, per prendersi cura dei bimbi prematuri

Risso, il medico chiavarese primario a Trieste
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Il dottor Francesco Risso, attualmente lavora al Gaslini, ma ci tiene a sottolineare le sue origini. «Sono nato e cresciuto in questa città».

Francesco Risso ha vinto il bando nazionale a Trieste

Francesco Risso: da dottore di una grande eccellenza nel settore pediatrico come l’ospedale Giannina Gaslini di Genova, a primario, dal prossimo 1° agosto, del Burlo Garofolo di Trieste. Sempre nel reparto Intensiva Neonatale, prendendosi cura dei neonati prematuri. Dal 1° agosto Risso ricoprirà la carica di primario, dopo aver vinto il concorso a livello nazionale all’ospedale triestino. In carriera ha realizzato oltre 40 pubblicazioni. Dal 2007 è sotto contratto con l’ospedale Gaslini di Genova. Ospedale in cui è entrato già nel 2002 come pediatra specializzando. «Undici anni di lavoro a Genova, un’esperienza stupenda e, per me, una vera e propria folgorazione».

Chi è Francesco Risso, la sua biografia

Il dottor Francesco Risso, classe 1976, è nato e cresciuto a Chiavari, come ci tiene lui stesso a sottolineare. «Sono chiavarese di nascita, di studi e di vita. Ho frequentato il liceo scientifico Marconi e ci tengo a ricordare tre mie professoresse: Stefania Marchino, Giannina Sanguineti di matematica e Emma Doccini di latino e italiano». Si laurea a Genova nella facoltà di Medicina nel 2001 con 110/110, con la tesi su “Artrite cronica reumatoide giovanile”. Frequentando la specializzazione, Risso aveva capito che quello di Intensiva Neonatale, era il suo reparto: lavorare per curare i “prematurini”, i neonati di 24 settimane, era la sua missione. «Lavorare per farli sopravvivere ma mantenendo la massima attenzione sugli esiti, che sono determinanti».

Con la nomina a primario di Risso, sfuma l'idea di creare a Lavagna un reparto di "prematurini"

Con il prestigioso impegno a Trieste, sfuma definitivamente l’ipotesi di creare un reparto dedicato ai prematuri a Lavagna: «Era un’ipotesi, nulla più, ma mi sarebbe piaciuto lavorare con il pediatra Massimo Chiossi, il primario Maura Grimaldi e il ginecologo Alberto Corticelli. Ho affetto e stima per l’ospedale lavagnese con il quale ho un ottimo rapporto e collaborato per anni, per trasferire i prematuri lavagnesi al Gaslini».

Nonostante la prestigiosa nomina, Risso rimarrà legato alla "sua" Chiavari

Diverse le dediche, per la vittoria di questo importante bando nazionale.  «Sicuramente ai miei genitori, a mia moglie e alle mie due figlie. E poi ad una persona con cui ho lavorato bene Giancarlo Mordini. A lui ho regalato la mia tesi di dottorato in Olanda sulle problematiche neurologiche alla nascita». Non manca, infine, una dedica alla "sua" Chiavari. «Sono molto legato al mio territorio, andrò a vivere a Trieste ma assolutamente non venderò casa.».
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