Rapallo, polemica sulle celebrazioni ai caduti della Rsi, i Mugugni in sciopero

Il gruppo Facebook chiuso per un giorno: come se avessero vinto i fascisti e non vi fosse la libertà di espressione e di opinione

Rapallo, polemica sulle celebrazioni ai caduti della Rsi, i Mugugni in sciopero
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Commemorazioni del 4 novembre, il gruppo Facebook Mugugno Rapallo "si imbavaglia" per protestare simbolicamente contro il revisionismo storico: «Come se i caduti per la libertà non ci fossero mai stati».

Celebrazioni alla Rsi, Facebook si imbavaglia per ricordare cosa sarebbe accaduto se avesse perduto la Libertà

Abbiamo dato conto proprio stamane del montare della polemica sulle celebrazioni in onore dei caduti in guerra che si terranno a Rapallo il 4 novembre. La questione è stata sollevata dall'ANPI, che lamenta come, fra le corone che saranno depositate, ve ne è una dedicata anche ai caduti che si sono schierati con la Repubblica Sociale, coi nazifascisti. Le reazioni si moltiplicano, ed una, singolare ma simbolica, viene dai social, dal gruppo Facebook "Mugugno Rapallo" che annuncia una protesta contro la scelta dell'Amministrazione.

«Il gruppo Mugugno Rapallo», si legge nel comunicato inviatoci, «ritiene che la scelta operata dalle persone che amministrano la città di onorare ufficialmente il monumento ai caduti della R.S.I. al pari delle persone morte invece per la nostra libertà sia irrispettosa per la memoria di quest'ultime dei loro discendenti e di noi tutti. Tutti i morti meritano rispetto, ma per giustizia alcuni che hanno lottato contro la libertà in una lotta fratricida e sbagliata non possono e non debbono essere onorati istituzionalmente al pari di altri che hanno avuto ben atri meriti. Per questi motivi, il 1 novembre 2017 nel gruppo Mugugno Rapallo non sarà possibile postare, scrivere o commentare. Non sarà possibile esprimersi né contestare nulla. Esattamente e per un giorno come se i caduti e le lotte per la libertà non ci fossero mai state. Per non dimenticare di ricordare giusto, e di ricordare bene, sempre».

L'admin: «No, i morti non sono tutti uguali»

Marina Bottino, admin del gruppo Facebook, rincara la dose ed invita a meditare: «Tramite l’ANPI abbiamo appreso che il 4 Novembre (Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate) l’amministrazione poserà, in forma privata, una corona d’alloro presso il cippo dei caduti della Repubblica di Salò. Il comunicato stampa dell’ANPI spiega in modo egregio che cosa ha rappresentato la Repubblica di Salò per la nostra Italia.
Uno stato fantoccio creato dopo l’8 Settembre del 1943 dai nazisti con un Mussolini finalmente sconfitto ma genuflesso agli ordini di Hitler e della sua corte di criminali. Uno stato vassallo e collaborazionista in una Italia distrutta, ridotta alla fame e che sarà teatro delle più tragiche stragi di civili innocenti che la nostra storia ricordi. L'Esercito Nazionale Repubblicano guidato dall'ex Maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani, ma controllato dai tedeschi che ci consideravano dei traditori, unitamente alle Brigate Nere hanno condotto una guerra di rappresaglia macchiandosi di crimini efferati contro il loro stesso popolo, contro chi lottava per la libertà liberando la strada, a caro prezzo, agli alleati che stavano risalendo la nostra penisola».

«Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma i morti non sono tutti uguali?”. No, non lo sono perché vanno contestualizzati nella loro “ragione storica”. I fratelli Cervi, i morti di Sant’Anna di Stazzema e i morti di Forno sono uguali ai militari della Xmas o ai caduti dei reparti della 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS? I morti di Marzabotto sono uguali a Erich Priebke ? No.
Non sarò certo io che potrò impedire la deposizione della corona di alloro in onore dei caduti repubblichini, ma chiedo che nessuna corona venga deposta al cippo dei Partigiani per il rispetto che va portato a quei morti fucilati, a quei morti innocenti che hanno, nella paura umana, sacrificato la loro vita per un mondo migliore.
Oppure vogliamo sentirli urlare dalle loro tombe che tutto è stato vano? Che anche la loro morte è stata inutile in base ad un gioco politico o per una manciata di voti?
Dopo 72 anni io vorrei sentire solo un silenzioso rispetto. Con o senza la consuetudine citata dal sindaco a cui ricordiamo che il fascismo non è un’opinione ma un crimine».

Commenti
Bruno

Vorrei ricordare fra i tanti fucilati dalla R.S.I. e dai nazisti, i martiri arrestati dalla Guardia Nazionale Repubblicana il 13 ottobre del 44: Giovanni Solari, nato a Zoagli, poi fucilato al poligono di tiro di Chiavari il 20 ottobre 1944; Pietro Queirolo di Zoagli fucilato sempre il 20 ottobre 11944 Il loro arresto, fu perseguito dai fascisti della G.N.R. per il "grave reato" di avere dato asilo a mr. Wally F. Dinwoodie (ex prigioniero di guerra fuggito dal campo di Calvari dopo l'8 settembre 43. Chissà se il 20 ottobre qualcuno ha spiegato perché della loro fucilazione e l'incendio della loro abitazione?

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