Franco Bonini, l’uomo che sussurra alle ruspe e ai capicantiere d’Italia

«Fino al 2015 non mi conosceva nessuno, ora mi chiamano ovunque». E sul fenomeno ha scritto un libro

Franco Bonini, l’uomo che sussurra alle ruspe e ai capicantiere d’Italia
Pubblicato:
Aggiornato:

Occhiali da sole, sciarpa al collo e in mano una valigetta 24ore piena zeppa di ricordi, articoli di giornale e fotografie che testimoniano la sua spiccata vocazione di "umarell".

L'umarell in visita a Rapallo

Partito dal comune bolognese di San Lazzaro, lunedì della scorsa settimana Franco Bonini è sceso alla stazione di Rapallo per partecipare a un collegamento in diretta della trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre. Lui, l’ospite d’onore di quella cavalcata mediatica sui cantieri lanciata dal sindaco Carlo Bagnasco, con tanto di annunciati maxi schermi pubblici su cui seguire l’avanzamento dei lavori: «Penso sia un’iniziativa utile per i cittadini, anche per poter analizzare, prevenire e segnalare eventuali errori». Parola di esperto. Lui, classe 1936, ex procacciatore d’affari per aziende di trasporto internazionali e instancabile umarell sin dal 2001, con tanto di maglietta d’ordinanza.

«I miei amici non vedevano l’ora di andare in pensione per riposarsi, io no, per avere finalmente più tempo da dedicare ai cantieri - ci racconta - Fino al 2015 non mi conosceva nessuno, poi ho scattato una foto divenuta celebre e da allora, per tutta Italia sono diventato l’umarell di San Lazzaro».

E, da vero esperto ha persino scritto un libro: “Oltre il cantiere. Fenomenologia degli umarells”.

Ma di cosa si tratta?
«L’umarell non dev’essere visto come l’anziano brontolone che non ha niente da fare, è un vero collaboratore civico. All’inizio facevo fatica a farmi ascoltare, mi prendevano per matto o per un rompiscatole. Ma non mi sono arreso e ho sempre documentato tutto. Ora in Comune mi salutano tutti e ogni 30, 40 giorni mi incontro con il sindaco Isabella Conti che ha capito l’importanza che poteva avere una figura come la mia. Non mi presento soltanto con osservazioni e critiche, ma anche e soprattutto con consigli. Dai sensi unici sbagliati ai tempi di attraversamento dei semafori che spesso non tengono conto delle esigenze di anziani e disabili. E in buona parte le mie opinioni trovano riscontro positivo».

Qualche consiglio a chi vorrebbe cimentarsi in questa “professione”?
«Serve costanza e non bisogna mai arrendersi quando all’inizio non si viene presi seria considerazione, alle prime obiezioni critiche o davanti agli ostacoli della burocrazia. Una volta sono anche andato dal Prefetto per esporgli i problemi della via Emilia. Se si vuole, si può».

Un consiglio potenzialmente utile anche al primo umarell rapallese, Pietro Olmo che il martedì seguente ha perlustrato i cantieri cittadini in compagnia di Bonini, del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici Arduino Maini che nel frattempo ha fatto il punto sugli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza di marciapiedi e pavimentazioni sul territorio cittadino mediante interventi di restauro ed eliminazione di barriere architettoniche. Nello specifico, le strade interessate dalla nuova tranche di lavori saranno via San Benedetto, via del Carmelo, alcuni tratti di via della Libertà, via Milano, corso Colombo, via Aurelia di Levante e Ponente e altre aree cittadine. Previsto anche l'adeguamento del sistema di regimazione delle acque e l'eventuale integrazione dei sottoservizi per un importo totale di 550mila euro. «Questo lotto fa parte degli stanziamenti per complessivi 8 milioni i cui progetti devono obbligatoriamente essere approvati entro il 31 dicembre 2017 – spiega Maini - A breve arriveranno pertanto in giunta i progetti definitivi che riguardano il restyling di piazza Molfino, la ripavimentazione in arenaria nel centro storico (via Torre Civica e vico della Pista), parcheggio e area giochi in via Laggiaro».

Seguici sui nostri canali