Corteo antifascista a Sestri, gli interventi di Valentina Ghio e del ministro Orlando

Ghio: «Risorgono nazismi e negazionismi vigliacchi», Orlando sull'assalto terroristico di Macerata: «Teste malate alimentate dalla retorica xenofoba e complottista, auspicio è che non si ritorni al terrorismo di matrice fascista»

Corteo antifascista a Sestri, gli interventi di Valentina Ghio e del ministro Orlando
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Si è concluso poco fa il corteo antifascista a Sestri Levante: tanti gli interventi.

Il corteo

Questa mattina intorno alle 11 piazza Matteotti ha accolto il corteo organizzato dall’Anpi di Sestri Levante per condannare gli episodi di matrice estremista avvenuto nel territorio nazionale. Al grido di “mai più fascismo” il corteo è partito da piazza della Repubblica, ha percorso viale Dante, via Asilo Maria Teresa, viale Rimembranze fino alla chiesa Santa Maria di Nazareth e piazza Matteotti. Numerose amministrazioni comunali del territorio e autorità come il ministro della Giustizia Andrea Orlando, l’europarlamentare Brando Benifei e i senatori Vito Vattuone e Massimo Caleo hanno aderito alla manifestazione. Assente il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che solo ieri era a Riva Trigoso per il varo della nuova fregata della Marina Militare "Antonio Marceglia", era però presente il sindaco di Casarza Ligure Giovanni Stagnaro, in questi giorni al centro delle polemiche per la bocciatura nel suo Comune della «mozione antifascista» analoga a quella di Sestri Levante.

Ghio: «Stanno risorgendo nazionalismi e vigliacche forme di negazionismo»

«Nel mondo, in Europa dell’est in particolare, stanno risorgendo culture nazionaliste e manifestazioni che palesemente si rifanno al nazismo - ha commentato il sindaco Valentina Ghio - Pochi giorni fa in Polonia è stata approvata una legge che punisce penalmente chi parla di responsabilità della Polonia nell’Olocausto. Tre anni di carcere per chi dice la verità e per chi cerca di mantenere la memoria storica di responsabilità che come da noi ci sono state anche in quel paese. È davvero una forma vigliacca di negazionismo, impensabile solo pochi anni fa».

Bella Ciao intonata in piazza Matteotti

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